Giornate Fai: folla a Napoli a Villa Rosebery, residenza del Presidente della Repubblica

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Palme di vario tipo, washingtonie, phoenix e chamaerops, arricchiscono le aiuole insieme a bellissimi esemplari di cycas revoluta

fondo ambienteFolla di visitatori, a Napoli, per le giornate del Fai, a Villa Rosebery, residenza del Presidente della Repubblica: una lunga fila si e’ formata in attesa di visitare il parco e l’edificio. Tante le famiglie presenti, anche grazie alla bella giornata di sole. Villa Rosebery, nel quartiere di Posillipo, e’ estesa su una superficie di oltre 66 mila metri quadrati e si sviluppa in declivio verso il mare, con un dislivello di circa quaranta metri. Nella parte piu’ bassa del parco si trovano i fabbricati denominati “Casina a mare” e “Piccola foresteria”, prospicienti il porticciolo. In posizione piu’ elevata la “Grande foresteria”. Proseguendo, nella zona nord, si incontra la costruzione piu’ antica, la Palazzina Borbonica, composta da numerose sale di rappresentanza. Tutto il resto del territorio e’ sistemato a parco. Dai viali percorsi da pini secolari e monumentali cipressi si osservano bordure e siepi, costituite prevalentemente da essenze della macchia mediterranea quali allori, bossi, mirti, lentischi e filliree. Palme di vario tipo, washingtonie, phoenix e chamaerops, arricchiscono le aiuole insieme a bellissimi esemplari di cycas revoluta. Numerose le specie di piante succulente come le aloee e le agavi americane ed esemplari esotici quali il philodendro selloum e la strelitzia nicolai dal particolare fiore bianco. Il percorso del lungomare che va dalla “Peschiera” fino al confine con la proprieta’ Barraco e’ caratterizzato da siepi di pittosporum tobira dai fiori profumati, spalliere di bouganvillea, oleandri, hibiscus ed altre fioriture policromatiche, che ben si adattano al mite clima partenopeo. Le aiuole intorno la Palazzina Borbonica sono arricchite da esemplari di camelie e corbezzoli su cui svettano lecci secolari. Sullo sfondo il tempietto neoclassico. Una legge del 1957, includendola fra i beni immobili in dotazione alla Presidenza della Repubblica, ha determinato la rinascita della struttura dopo anni di abbandono.

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