Quella di domani sarà Luna Nuova. Senza l’eclissi non potremmo vedere la Superluna di venerdì: durante la fase di Luna Nuova questa è invisibile per l’occhio umano perché la sua posizione impedisce al Sole di illuminarla
La Superluna si verifica perché il nostro satellite non percorre un’orbita circolare attorno alla Terra, ma ellittica, e quindi nell’arco di un mese non si trova sempre alla stessa distanza dalla Terra, ma ad una distanza variabile tra un valore minimo (detto perigeo) ed un valore massimo (l’apogeo). La differenza tra i punti di massimo e minimo è di circa 50.000 chilometri, abbastanza per farla apparire del 14% più grande. Si tratta di un normale fenomeno dovuto al fatto che la Luna si trova alla minima distanza dalla Terra, un fenomeno ciclico e non raro ma comunque spettacolare.
Nel dettaglio, la Luna si troverà nel punto più vicino alla Terra (perigeo, 357.583 km) nel corso della sua orbita il 19 marzo 2015 alle ore 19:35.
Il termine Superluna, coniato da Richard Nolle, indica dal punto di vista scientifico semplicemente il perigeo lunare. Naturalmente le dimensioni non variano realmente
Christine Wilson, presidente della Canadian Astronomical Society dichiara che “vi è molto dibattito circa cosa costituisca esattamente una Superluna. Molti astronomi ritengono avvenga quando la Luna è più vicina del solito alla Terra lungo la sua orbita. Venerdì si troverà a 360.000 km di distanza e ciò la farà sembrare più grande della norma. Per altri astronomi si intende invece la Luna Piena. Per Richard Nolle, che ha coniato il termine negli anni ’70, può trattarsi sia di Luna Piena che Luna Nuova. Quella di venerdì sarà Luna Nuova. E’ proprio quando la Luna è più vicina alla Terra che è più probabile che si verifichi un’eclissi solare, perché può così coprire il Sole dalla nostra prospettiva. Senza l’eclissi non potremmo vedere la Superluna di venerdì: durante la fase di Luna Nuova questa è invisibile per l’occhio umano perché la sua posizione impedisce al Sole di illuminarla.”