Salute: contro l’osteoporosi un’alimentazione ricca di calcio e sport

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Gli esperti consigliano inoltre di non trascurare le fratture, campanelli d’allarme importanti che possono indicare una fragilità ossea, e soprattutto non trascurare le terapie

ATTIVITA' FISICASeguire un’alimentazione sana e ricca di calcio, cercare di prendere il sole e fare scorta di vitamina D, e fare attivita’ fisica, scegliendo uno sport adeguato all’eta’ e alle condizioni di salute. Ecco alcuni consigli per prevenire e combattere l’osteoporosi, una ‘ladra di ossa’ silenziosa che in Italia colpisce piu’ di 5 milioni di persone, la maggior parte delle quali donne (si stima che ne sia affetta circa 1 su 3 dopo i 50 anni) senza comunque trascurare del tutto gli uomini. A diffonderli, nell’ambito della campagna informativa sulla malattia, e’ la Societa’ Italiana dell’Osteoporosi, del Metabolismo Minerale e delle Malattie dello Scheletro (Siommms) e la Federazione Italiana Osteoporosi e Malattie dello Scheletro (Fedios) con il contributo non condizionato dell’azienda Msd. Obiettivo della campagna e’ far conoscere meglio questa malattia che puo’ compromettere seriamente la qualita’ di vita, ma viene spesso trascurata, tanto che solo il 24,5% degli italiani dopo i 45 anni si sottopone a un controllo in assenza di sintomi. Gli esperti consigliano inoltre di non trascurare le fratture, campanelli d’allarme importanti che possono indicare una fragilita’ ossea, e soprattutto non trascurare le terapie. Se si vedono i dati dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) si scopre che segue una terapia solo il 24% delle donne che hanno avuto fratture o ad alto rischio. ”Di queste, circa la meta’ interrompe le cure”, osserva il presidente della Siommms, Giancarlo Isaia. ”Questo significa – aggiunge – che ogni 100 donne che devono prendere i farmaci perche’ sono ad alto rischio solo 12 lo fanno”. E poi, prosegue l’esperto, ci sono le donne trattate ‘occasionalmente’: ”cosa questa inutile al fine della prevenzione delle fratture. Le donne devono essere educate e sensibilizzate nei confronti della malattia”. Le opzioni terapeutiche sono tante, una delle quali a unica assunzione settimanale, in cui il principio attivo, l’alendronato, e la vitamina D, lavorano in stretta sinergia e consentono una gestione della malattia piu’ semplice ed efficace.

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