L’emicrania è la malattia neurologica genetica più diffusa tra i piccoli. In Italia colpisce circa 10 bambini su 100
Mezze stagioni critiche per i bambini che soffrono di mal di testa. In primavera, tra marzo e giugno, aumenta la frequenza degli attacchi di cefalea e all’Ospedale Pediatrico Bambino Gesu’ si registra un incremento delle visite del 15% rispetto ai mesi precedenti. “Questo accade – comunicano gli esperti del “Bambino Gesu'” – perche’ gli emicranici sono molto sensibili a qualsiasi tipo di cambiamento: sbalzi termici importanti e repentini nell’arco della stessa giornata o da un giorno all’altro, l’alternanza sole-pioggia tipica di questo periodo dell’anno, ma anche modificazioni del ritmo sonno-veglia risultano particolarmente svantaggiosi per chi combatte con questo disturbo”. Inoltre, per i bambini in eta’ scolare, l’aumento del numero degli attacchi in primavera e’ legato anche all’intensificarsi dell’impegno scolastico in vista delle prove di fine anno (esami, giudizio finale) che li sottopone a uno stress maggiore. L’emicrania e’ la malattia neurologica genetica piu’ diffusa tra i piccoli. In Italia colpisce circa 10 bambini su 100. Il suo sintomo piu’ conosciuto, la cefalea o mal di testa, tipico anche di altre patologie (ad esempio influenza, riniti, faringiti) in eta’ pediatrica ha un’incidenza ancora piu’ alta: ne soffre oltre il 40% dei bambini. La percentuale raddoppia nell’adolescenza, arrivando a colpire fino all’80% dei ragazzi. “In caso di cefalee ricorrenti la prima cosa da fare – sottolinea Massimiliano Valeriani, responsabile del Centro Cefalee del Bambino Gesu’ – e’ rivolgersi al pediatra di famiglia per provare a capire se il mal di testa e’ espressione di emicrania (e’ cosi’ nel 60% dei casi), o sintomo di altre malattie come le infezioni delle vie aeree o di patologie cerebrali potenzialmente serie. Il secondo passo e’ contattare un Centro specializzato”.