Salute: la primavera è la stagione più amara per il dolce dormire

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La sensazione di maggiore stanchezza che taluni avvertono può dipendere anche da un aumentato lavoro del fegato

La primavera è caratterizzata da repentini mutamenti del tempo, dal vento, dall’innalzamento delle temperature e dell’aumento delle ore di luce, sia per il naturale allungamento delle giornate, sia per effetto dell’ora legale. La maggiore durata dell’illuminazione ha ricadute sul nostro organismo, influenzando alcuni ormoni, con effetti che per alcune persone possono essere anche fastidiosi. ”La variazione della quantità e dell’intensità della luce è un’informazione che viene percepita a livello non solo visivo, ma anche più profondo: le frequenze luminose arrivano infatti all’ipotalamo, una struttura del sistema nervoso centrale che regola il ritmo sonno-veglia, la fame, la sete e la temperatura corporea”, spiega Roberto Volpe del Servizio prevenzione e protezione (Spp) del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr), in un articolo dell’edizione on line del nuovo Almanacco della Scienza Cnr sulla primavera. ”Come effetto si ha una minor produzione di melatonina, l’ormone che regola il sonno, con conseguente difficoltà ad addormentarsi o la tendenza a svegliarsi prima”, aggiunge Volpe. Ma se la melatonina cala, in primavera sale il livello di serotonina e dopamina, i neurotrasmettitori del buon umore, e quello degli ormoni tiroidei che, tra l’altro, attivano il metabolismo, quindi maggiore impegno ed energia fisica e mentale: si ha quindi più voglia di stare all’aria aperta e di muoversi. La sensazione di maggiore stanchezza che taluni avvertono può dipendere anche da un aumentato lavoro del fegato. ”Con il metabolismo accelerato, quest’organo ‘spazzino’ è costretto a lavorare molto, aumentando la sua attività di depurazione, perché i depositi di grasso si sciolgono, facendone entrare in circolo le tossine”, precisa Volpe. ”È importante dunque alimentarsi in maniera equilibrata, riscoprendo la Dieta mediterranea e approfittando della grande varietà di verdura e frutta fresche di stagione”. L’aumento della temperatura fa inoltre sudare di più, il ricercatore dell’Spp-Cnr ricorda perciò che ”è importante idratare l’organismo, che inizia a perdere liquidi, bevendo soprattutto acqua, ma anche latte, tè e succhi di frutta. In tal modo, non avremo bisogno di integratori alimentari a base di vitamine, sali minerali ed energizzanti per colmare eventuali carenze”. Un altro problema della primavera sono le allergie. ”A causa dell’aumentata concentrazione ambientale degli allergeni che provocano fastidiose riniti, congiuntiviti, fino anche ai non sempre innocui attacchi di asma”, prosegue l’esperto, che aggiunge: ”alcune persone possono poi presentare, in varia associazione, disturbi di tipo psicofisico, quali riattivazione di gastro-duodeniti (dovuta a un’ipersecrezione di succo gastrico secondario alla predominanza del sistema vagale), cefalea, debolezza, difficoltà a concentrarsi, irritabilità, ansia e i già menzionati problemi di addormentamento, fino all’insonnia. A rischio, in questo caso, sono soprattutto quanti conducono una vita particolarmente stressante o chi ha stili di vita scorretti”. Per trascorrere una piacevole e sana primavera può aiutare allora seguire semplici comportamenti. ”È importante cercare di dormire la giusta quantità di ore, praticare attività fisica, almeno 30 minuti al giorno, e dedicarci ai nostri hobby preferiti, scaricando così anche lo stress”, conclude Volpe.

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