Dagli esperti arrivano i consigli per affrontare al meglio questo periodo
Astenia, giramenti di testa, sonnolenza e difficoltà di concentrazione sono i principali sintomi di quella che gli esperti chiamano la “sindrome del letargo” e che arriva in primavera, dovuta principalmente a vari fattori di stress a cui è sottoposto il nostro organismo proprio durante la stagione primaverile, come il cambio dell’ora e il rialzo delle temperature. Dagli esperti arrivano i consigli per affrontare al meglio qeusto periodo: bere tanta acqua per idratare l’organismo e introdurre tanti sali minerali, mangiare cibi ricchi di ferro, potassio, calcio e vitamina B e concedersi il ‘riposino’ quotidiano. Pietro Migliaccio, presidente della società italiana di scienza dell’alimentazione (S.I.S.A.), spiega che, insieme a frutta e verdura, sono le carni bianche, in particolare la carne di pollo, tra gli alimenti più adatti per una corretta alimentazione da adottare durante i mesi primaverili: “Oltre ad essere un perfetto alleato contro l’astenia perché leggero e digeribile – spiega – il pollo contiene tutti quei nutrienti ad alto valore biologico fondamentali per combattere la stanchezza stagionale”.
La stanchezza stagionale, tipica dei mesi primaverili, colpisce circa 2 milioni di italiani, con una percentuale sei volte maggiore nelle donne rispetto agli uomini (fonte Dipartimento di Neuroscienze dell’Ospedale Fatebenefratelli di Milano). Ad influire sono principalmente tutti quei fattori che intervengono sulla fisiologia dell’organismo, come l’innalzamento della temperatura ambientale, il cambiamento dell’ora e quindi anche del momento dei pasti e dell’ora del sonno. “E’ quindi importante – spiega Migliaccio – anche la variazione del ritmo circadiano che si compie all’incirca ogni 24 ore e nel quale si ripetono regolarmente certi processi fisiologici che possono influire sulla ‘sindrome di adattamento’ dell’organismo (sindrome di adattamento di Selye)”. “È fondamentale che a tavola ci siano sempre alimenti come la carne bianca, in particolare il pollo, alternati ad altri cibi durante la settimana. Il pollo – spiega il nutrizionista – fornisce proteine di alto valore biologico (19 g per 100 g di pollo intero e 23 g per 100 g di petto di pollo), elementi fondamentali per la sintesi dei neurotrasmettitori che partecipano alle reazioni di adattamento allo stress stagionale. Inoltre, il pollo apporta ferro, che è l’elemento fondamentale per la sintesi dell’emoglobina, una molecola che trasporta ossigeno a tutti i tessuti. La carenza di ferro provoca anemia il cui sintomo più evidente è proprio la spossatezza”. Ancora, è bene bere tanta acqua, sia durante i pasti che nel nell’arco della giornata. “In caso di stanchezza – dice Migliaccio – si consiglia di idratare l’organismo in modo adeguato bevendo almeno un litro e mezzo di acqua al giorno. E, nei mesi più caldi, è bene aumentarne l’apporto”. Per affrontare con grinta la giornata è bene concedersi il tempo per una buona prima colazione a base di latte o yogurt, pane o biscotti o fette biscottate o cereali, miele o marmellata. Infine, quando si ha la possibilità è preferibile fare un ‘riposino’ nelle prime ore pomeridiane, che tra l’altro sono le più calde, in un ambiente possibilmente fresco e areato. Gli integratori multivitaminici assunti per combattere la stanchezza stagionale, avverte Migliaccio, debbono essere sempre consigliati e prescritti dal proprio medico di fiducia e in tutti i casi acquistati in farmacia. Per l’assunzione di sostanze particolari quali il ginseng ed il guaranà è sempre opportuno chiedere il parere del proprio medico.