Trovava così conferma la teoria della presenza di corpi celesti in orbita attorno alle loro stelle fatta da Giordano Bruno nel 1584
I fautori della vita extraterrestre esultarono il 21 aprile 1994 quando un radio astronomo dell’Università della Pensylvania, il polacco Alexander Wolszczan, insieme al collega Dale Frail, annunciarono al mondo scientifico la scoperta dei primi due pianeti extra-solari, orbitanti intorno ad una stella diversa dal Sole, ossia la pulsar PSR B1257+12, nella costellazione della Vergine. Trovava così conferma la teoria della presenza di corpi celesti in orbita attorno alle loro stelle fatta da Giordano Bruno nel 1584 e che lo condurrà al rogo per eresia. Non si era trattata di una osservazione diretta ma dedotta da variazioni regolari negli impulsi radio provenienti dalla pulsar che indicavano appunto la presenza dei due corpi celesti. Dal 1994 gli exopianeti, o esopianeti individuati sono stati oltre 500, a testimonianza del fatto che essi sono piuttosto comuni nelle immediate vicinanze del nostro sistema solare. Tuttavia – quasi tutti giganti di massa pari a quella di Giove e con periodi orbitali brevi, sono del tutto inospitali alla vita biologica. Ad oggi, Gliese 581 g – quarto pianeta del sistema planetario della nana rossa Gliese 581 distante approssimativamente 20 anni luce dalla Terra – sembra essere il miglior esempio di esopianeta di tipo terrestre orbitante nella zona abitabile del proprio sistema.