Dopo le allarmanti notizie sull’inquinamento atmosferico, specialmente a New Delhi, il premier indiano Narendra Modi ha lanciato oggi un ‘indice nazionale della qualita’ dell’aria’ per misurare i veleni nell’aria in dieci citta’. L’iniziativa, annunciata durante un convegno sull’ambiente a New Delhi, giunge dopo una serie di allarmanti notizie sullo stato dell’aria nella capitale che secondo l’Organizzazione mondiale della Sanita’ e’ una delle piu’ inquinate del mondo a causa dell’alto tasso di polveri sottili (153 PM2,5 microgrammi per metro cubico).
Di recente The Indian Express aveva rivelato un forte aumento di problemi respiratori, asma e allergie nei giovani al di sotto dei 35 anni e non fumatori. A chi soffre di infezioni polmonari, i medici consigliano di lasciare la citta’. Diverse ambasciate straniere, tra cui gli Stati Uniti, che hanno delle proprie centraline di misurazione consigliano ai propri cittadini di evitare attivita’ outdoor. L’inquinamento e’ causato dai gas di scarico dei veicoli, ma soprattutto dai numerosi cantieri edili e lavori in corso nella metropoli che sollevano una grande quantita’ di polvere. In una prima fase, il nuovo indice sara’ previsto oltre a Delhi, ad Agra (la citta’ del Taj Mahal), Kanpur, Lucknow, Varanasi, Faridabad, Ahmedabad, Chennai, Bangalore e Hyderabad. Poi sara’ esteso ad altre citta’. Servira’ a controllare la qualita’ dell’aria e ad avvertire la popolazione quando si supera la soglia di guardia. Non e’ pero’ ancora chiaro su quali dati si basera’ dato che non esiste una rete uniforme di centraline di rilevamento. Nell’occasione Modi, ha sottolineato la necessita’ di tutelare l’ambiente che e’ possibile soltanto ‘cambiando il proprio stile di vita’. Ha poi ricordato che l’India e’ tra i Paesi che inquinano di meno nel mondo per quanto riguarda l’emissione di CO2, un argomento che e’ stato spesso usato per respingere i vincoli previsti dagli accordi internazionali sul clima.
