Il valore rilevato per il 2013 supera del 10% quello del 1990
Nel 2013 le emissioni di gas serra sono state pari in Svizzera a 52,6 milioni di tonnellate di CO2 equivalenti: in crescita rispetto ai 51,7 milioni di tonnellate del 2012 e di poco inferiore a quello del 1990, anno di riferimento (53,4 mln). L’incremento rispetto all’anno precedente è da ricondurre all’inverno freddo, spiega l’Ufficio federale dell’ambiente (Ufam) in un comunicato odierno. Al netto delle particolari condizioni climatiche, le emissioni del 2013 sono scese di 0,3 milioni di tonnellate rispetto al 2012: sono quindi calate dell’1% circa, come ogni anno a partire dal 2008. Per cogliere l’obiettivo di riduzione sancito dalla legge sul CO2, che fissa un taglio del 20% rispetto al 1990 entro il 2020, occorrono tuttavia altri sforzi, sottolinea l’Ufam. L’aumento della tassa sul CO2 applicata ai combustibili e l’obbligo di compensazione per gli importatori di carburante non incidono ancora sui dati attuali dell’inventario poiché sono entrati in vigore soltanto nel 2014. Per valutare se l’andamento nei singoli settori è conforme ai piani, il Consiglio federale elvetico ha fissato nell’ordinanza sul CO2 alcuni obiettivi intermedi indicativi per il settore degli edifici, dei trasporti e dell’industria. Per i trasporti, in particolare, l’obiettivo è ridurre le emissioni riportandole al livello del 1990 entro il 2015. Il valore rilevato per il 2013 supera del 10% quello del 1990. Stando all’Ufam occorre incrementare in modo significativo il calo che si sta osservando dal 2008. Riguardo all’industria la flessione è del 7% dal 1990, in linea con gli obiettivi.