Andare in vacanza fa bene, secondo la scienza bisognerebbe farlo ogni 4 mesi

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Tutti amano andare in vacanza, partire con la famiglia, con gli amici, col partner ma anche soli per un viaggio lungo o breve, all’insegna del relax e del divertimento. Non tutti però possono, sia per questioni economiche che per gli impegni lavorativi. Ma la scienza dice di farlo più spesso

Rear view of a woman into the swimming pool.Andare in vacanza spesso è il sogno di tutti: partire per una nuova meta, girare il mondo, ma anche allontanarsi di casa solo di qualche chilometro per trascorrere un fine settimana di relax e staccare dalla frenetica routine quotidiana, è questo ciò di cui le persone hanno bisogno, ma nessuno ha mai il tempo, la disponibilità economica e le ferie per poter partire. Secondo una ricerca condotta da Skyscanner in collaborazione con la psicologa Rebecca Spelman, tutti dovemmo andare in vacanza più spesso, perchè ciò potrebbe avere molti effetti benefici per la salute fisica e mentale. Per il 34% dei lavoratori intervistati, il primo periodo dell’anno, che va da gennaio a fine marzo, a livello lavorativo, è il più impegnativo e stressante, quindi, quando Pasqua cade, come quest’anno, ad Aprile, bisogna subito approfittarne per ricaricare un po’ le batterie. “Lavorare troppo è causa di stress e questo può iniziare a interferire con la nostra vita privata. Più si protrae questa condizione, peggiori sono gli effetti su corpo e mente. Potresti sentirti stanco, avere delle difficoltà di concentrazione, iniziare a sentirti irritabile e avere degli sbalzi d’umore anche per le situazioni più insignificanti. Prenderti una vacanza ti aiuterà a rilassarti e recuperare un po’ di energia” spiega la
Spelman. Per quanto riguarda la frequenza con la quale andare in vacanza, la dottoressa spiega che è bene “prendersi delle brevi pause ogni tre o quattro mesi, anzichè un lungo periodo di stacco una sola volta all’anno, così da trarre il massimo beneficio delle ferie“, perchè i benefici della vacanza, a mano a mano che passa il tempo si affievoliscono. Inoltre, viaggiare è un ottimo antidoto contro la tristezza, “le corte giornate invernali influenzano i nostri bioritmi naturali e il nostro equilibrio ormonale facendo sì che alcuni soggetti si sentano particolarmente giù di morale o depressi. Perciò quando arriva Pasqua, una vacanza al sole può dare un reale contributo al nostro benessere psicologico, stimolando il nostro buonumore e facendoci sentire più positivi“.

La dottoressa evidenzia anche che: “Il processo stesso di prenotare una vacanza offre una prospettiva a cui guardare con aspettativa; l’attesa del viaggio provoca entusiasmo, contribuendo a uno straordinario miglioramento dell’umore” continua la dottoressa Spelman. Cerchiamo quindi di pensare un po’ di più a noi stessi e al nostro benessere, e, se non possiamo permetterci vacanze di lusso, accontentiamoci di qualche fine settimana in un centro benessere, sulla neve, al mare o semplicemente all’aria aperta con amici e parenti.

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