I ricercatori hanno ipotizzato che il nostro pianeta sia nato sulla base di un protopianeta ricco di zolfo e metalli, simile all’attuale Mercurio
Nuova ‘ricetta’ per l’origine della Terra: il primo dei suoi ingredienti deve essere stato un pianeta molto simile a Mercurio, all’origine del nucleo che racchiude la dinamo del nostro pianeta. Secondo lo studio coordinato da Anke Wohlers dell’Universita’ di Oxford e pubblicato su Nature si potrebbe spiegare cosi’ l’abbondanza sul nostro pianeta di alcune terre rare, Neodimio e Samario, e della produzione del calore necessario a mantenere attivo campo magnetico terrestre. Analisi della composizione interna del nostro pianeta hanno dimostrato che i due strati piu’ esterni, crosta e mantello, hanno un mix di elementi diverso da quello della maggior parte degli asteroidi, i ‘mattoni’ che formano la Terra. Per cercare di capire i motivi di questa differenza i ricercatori britannici hanno effettuato una serie di esperimenti per capire come possano essersi miscelati i vari ‘ingredienti’ iniziali, ‘blocchi’ di poche decine di chilometri detti planetesimi, che unendosi portarono alla formazione del pianeta. Ispirati dalle osservazioni che hanno permesso di vedere sistemi solari lontani in fase di formazione, i ricercatori hanno ipotizzato che il nostro pianeta sia nato sulla base di un protopianeta ricco di zolfo e metalli, simile all’attuale Mercurio. Un nucleo di questo tipo potrebbe inoltre contenere abbastanza elementi radioattivi, come Uranio e Torio, per produrre il calore sufficiente a ‘azionare’ la geodinamo, il fenomeno che permette l’esistenza del campo magnetico terrestre.