Cambiamenti climatici: “il coinvolgimento dei cittadini è necessario per contrastarli”

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“Sindaci e cittadini più attivi dei grandi leader politici e dei Governi per contrastare la minaccia del cambiamento climatico”, lo ha affermato il segretario di Stato americano John Kerry

Nella lotta al cambiamento climatico è necessario anche il sostegno di città, università ed altre istituzioni. Ne è convinto il segretario di Stato americano, John Kerry, intervistato dal Washington Post in vista del vertice del Consiglio artico, che si apre oggi nell’estremo nord del Canada, ribadendo l’importanza dei cittadini per spronare i leader mondiali a prendere scelte difficili, ma necessarie per proteggere la Terra. Kerry ha anche sottolineato la necessità di tenere un forum in occasione della conferenza sul clima di dicembre a Parigi cui partecipino attori non statali. “Molti sindaci in tutto il mondo – ha affermato il segretario di Stato Usa – sono più avanti dei loro governi nazionali e tanti cittadini sono ben più avanti dei loro leader eletti. Penso che dobbiamo trovare un modo per sottolinearlo”. Attualmente l’Artico si sta riscaldando due volte più velocemente del resto del pianeta, con ripercussioni sugli ecosistemi marini e terrestri.

LaPresse/PA
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Oggi, la presidenza del Consiglio, al quale partecipano otto Paesi – oltre agli Usa anche Canada, Finlandia, Islanda, Russia, Norvegia, Groenlandia (Danimarca) e Svezia, mentre Germania, Cina, India ed altri Stati hanno status di osservatori – passerà formalmente agli Stati Uniti e Kerry ha già detto di volere utilizzare questi due anni per evidenziare la connessione tra lo scioglimento dei ghiacciai nell’Artico e gli effetti ambientali in tutto il mondo. Da tempo, gli scienziati stanno avvertendo dei cambiamenti drammatici in corso nelle latitudini nordiche. Per quanto riguarda l'”innalzamento del livello del mare” e che cosa accadrebbe se si sciogliessero i ghiacciai della Groenlandia “i pericoli sono enormi”, ha aggiunto Kerry, ribadendo che questo “dovrebbe smuovere la coscienza di qualcuno”. Il segretario di Stato ha anche raccontato di avere proposto al ministro degli Esteri francese, Laurent Fabius, di sollecitare l’impegno sulle questioni climatiche da parte di gruppi e istituzioni subnazionali durante la riunione di Parigi. Il governo francese aveva già in programma una “giornata di città e governi locali” per l’appuntamento di dicembre così da promuovere l’attivismo locale. Ma, da parte sua, Kerry ha ricordato di stare insistendo per un ruolo maggiore di “sindaci, comunità locali, università e scuole in tutto il mondo”. “Dobbiamo creare una sorta di Parigi virtuale ed invitare le persone a contribuire a livello locale con quello che possono fare ed impegnarsi”, ha concluso.

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