Sono stati isolati i 150 profili del Dna delle vittime: l’intero processo di identificazione dovrebbe durare almeno tre settimane
E’ stata ritrovata anche la seconda scatola nera dell’Airbus 320 della Germanwings che si è schiantato la settimana scorsa sulle Alpi francesi. Le condizioni fanno “ragionevolmente sperare” che i dati registrati siano utilizzabili nonostante i danni riportati, ha affermato la procura di Marsiglia che segue il caso. La seconda scatola nera dovrebbe fornire il necessario contesto a comprendere quanto registrato dal Cockpit Voice Recorder (Cvr), già recuperato il giorno del disastro. Emergono intanto nuovi particolari inquietanti sui giorni precedenti allo schianto dell’aereo vissuti dal copilota Andreas Lubitz. Su un tablet sequestrato durante una perquisizione, gli investigatori hanno potuto accedere alle ricerche che aveva effettuato su internet fino al 23 marzo. “Le sue ricerche sono focalizzate su trattamenti medici e su diverse modalità di suicidio. Almeno una volta sono stati spesi diversi minuti di navigazione web per informarsi sulle “porte del cockpit e le loro misure di sicurezza”, ha dichiarato il procuratore di Dusseldorf Christoph Kumpa. Mentre il procuratore di Marsiglia Brice Robin ha annunciato che sono stati isolati i 150 profili del Dna delle vittime: l’intero processo di identificazione dovrebbe durare almeno tre settimane.