Dragon verso la Stazione Spaziale: porta il caffè ad @AstroSamantha

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Sarà proprio Samantha con il supporto di Terry Virts, l’operatrice principale del braccio robotico che aggancerà dalla Cupola la navetta in volo libero a pochi metri dalla base e la farà attraccare al Nodo 2 Harmony dell’Iss

“ISSpresso è la macchina a capsula che Argotec, assieme a Lavazza e all’Asi ha costruito per la stazione spaziale internazionale e per i nostri astronauti, ma non solo gli italiani ed europei ma per tutti quelli che vivono e lavorano sulla Iss”. A parlare è David Avino, presidente di Argotec, l’azienda torinese che ha ideato e realizzato la speciale macchina per il caffè spaziale ISSpresso, finalmente in viaggio verso la stazione spaziale internazionale. È partita a bordo della navetta spaziale cargo Dragon della compagnia privata SpaceX decollata nella serata di martedì 14 aprile, dalla base di Cape Canaveral, in Florida con un prezioso carico di rifornimenti. Oltre due tonnellate di materiale tra cui anche 3 dei 10 progetti scientifici selezionati dall’Agenzia spaziale italiana per la missione Futura, affidata all’astronauta dell’Esa e capitano pilota dell’Aeronautica militare, Samantha Cristoforetti. Uno sull’osteoporosi, realizzato dalle università di Pavia e Milano, in collaborazione con il Cnr e la Kayser Italia; l’altro realizzato dall’Università La Sapienza di Roma riguarda il modo in cui la microgravità influenza la forma delle cellule. E poi, appunto ISSpresso, un dimostratore tecnologico sul comportamento dei fluidi ad alta temperatura in microgravità che però ha anche un aspetto gustoso. Il perché ce lo ha spiegato David Avino, presidente di Argotec.

isspresso“Come funziona? L’astronauta prenderà l’acqua dal Potable water dispenser, un erogatore d’acqua già presente sull’Iss, riempirà un sacchetto che c’è nella parte bassa, lo inserirà nel pouch adapter, poi nella parte superiore inserirà una bustina in cui verrà erogato il caffè. Poi si inserirà una capsula come facciamo con le macchine casalinghe. Come abbiamo visto la luce si è spenta. L’astronauta non farà altro che aprire la porta, staccare il sacchetto, inserire la cannuccia e gustare un buon caffè a 400 km dalla terra”. Toccherà proprio ad @AstroSamantha accogliere a bordo queste novità. Sarà lei, infatti, con il supporto di Terry Virts, l’operatrice principale del braccio robotico che aggancerà dalla Cupola la navetta in volo libero a pochi metri dalla base e la farà attraccare al Nodo 2 Harmony dell’Iss.

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