Università e laboratori a “Roma Drone Conference”
La ricerca scientifica mette le ali. Sono ormai decine in Italia le università, i laboratori e i centri di ricerca che hanno iniziato ad utilizzare i droni per i loro studi nelle più diverse discipline scientifiche. Queste nuove macchine volanti radiocomandate, infatti, oltre che per attività commerciali come le riprese tv o il controllo di grandi infrastrutture, stanno trovando applicazione nelle più avanzate ricerche scientifiche e tecnologiche. Un primo bilancio sarà tracciato il prossimo 28 aprile in occasione della conferenza “Droni per la scienza”, che si svolgerà a Roma presso il Centro Congressi Frentani (via dei Frentani 4 – ore 9-16). Nell’occasione, diversi nuovi studi saranno presentati da università e centri di ricerca, tra cui quelli che vedono l’utilizzo del droni per le misure geofisiche, il monitoraggio del clima, le rilevazioni archeologiche e addirittura per la raccolta di dati epidemiologici e la ricerca di dispersi sotto la neve o in aree colpite da calamità naturali. Alla conferenza, parteciperanno anche esperti dell’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile (ENAC) e manager di aziende specializzate, che presenteranno nuovo modelli di droni e sensori utilizzabili per attività di ricerca. La partecipazione è gratuita, ma è necessario iscriversi a segreteria@romadrone.it.
“E’ molto interessante vedere come i droni non vengono utilizzati solo per esigenze militari o per fini commerciali, ma anche nelle più disparate ricerche scientifiche”, ha dichiarato Luciano Castro, presidente di Roma Drone Conference. “Il nostro Paese è all’avanguardia nell’impiego di aeromobili a pilotaggio remoto da parte di università e centri di ricerca, che grazie a queste nuove piattaforme volanti realizzano studi originali e di grande interesse. Inoltre, queste attività di ricerca rappresentano un prezioso laboratorio per lo sviluppo di nuove idee e di tecnologie sofisticate, con possibile ricadute in ambito industriale e applicativo”.