Gradualmente gli operatori della macchina aumenteranno l’energia dei fasci e, grazie al lavoro svolto negli ultimi due anni, LHC raggiungerà un’energia senza precedenti
Dopo due anni di intenso lavoro di consolidamento e diversi mesi di preparazione per il riavvio, il Large Hadron Collider (LHC), il piu’ potente acceleratore di particelle al mondo, e’ di nuovo in funzione al CERN di Ginevra. Un primo fascio di protoni – riferisce una nota dell’istituto nazionale di fisica nucleare – e’ tornato a circolare all’interno dell’anello sotterraneo di LHC, lungo 27 chilometri, seguito da un secondo fascio in rotazione nella direzione opposta. I fasci hanno circolato all’energia di iniezione di 450 GeV. LHC entra cosi’ nella sua seconda stagione di funzionamento (RUN2). Gradualmente gli operatori della macchina aumenteranno l’energia dei fasci e, grazie al lavoro svolto negli ultimi due anni, LHC raggiungera’ un’energia senza precedenti: quasi il doppio rispetto alla prima stagione, lavorera’ cioe’ a 6,5 TeV per fascio (contro i 3,5 TeV di prima). Le collisioni all’energia di 13 TeV sono attese prima dell’estate: sara’ quello il momento in cui gli esperimenti di LHC inizieranno a gettare il loro sguardo su un “territorio” ancora inesplorato. “Con la ripartenza di LHC, l’avventura ricomincia, ci stiamo lasciando alle spalle il bosone di Higgs, e ora si apre per noi una porta su un mondo che non conosciamo”, commenta Fernando Ferroni, presidente dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, l’ente che coordina la partecipazione dell’Italia al CERN e al progetto LHC. “Confidiamo che questa nuova esplorazione possa aiutarci a gettare un po’ di luce sulle componenti oscure dell’universo, ma speriamo anche in sorprese inaspettate… le premesse sono delle migliori, non mi resta quindi che augurare buon lavoro a LHC!”, conclude Ferroni.