Internet, i domini .it: storia, analisi e dati

La storia e i dati dei domini .it
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Sono oltre  2 milioni e settecentomila i domini internet .it ad oggi, contro gli oltre 100 milioni dei .com che, da sempre,  detengono saldamente il primo posto tra i TLD (top level domain). Il dominio .it si colloca al 16° posto nel mondo, mentre tra i TLD nazionali primeggia il .de (Germania), con oltre 16 milioni di registrazioni. L’Ente che in Italia detiene il “registro” (DBNA: database dei nomi assegnati) è, dal 1987,  il CNR di Pisa. Il Registro non è un semplice soggetto presso cui vengono  conservati i nomi di dominio e la loro associazione ai rispettivi intestatari;  è anche e soprattutto, la struttura informatica  che gestisce il DNS (domain name system) il sistema che associa un nome di dominio nazionale ad uno specifico indirizzo numerico IP. Analogamente,  ogni altro TLD viene gestito da un’autorità cui ne viene demandata la gestione tecnico-amministrativa.

La rete di “registri”  è indispensabile per la navigazione in Rete e per l’inoltro ed il ricevimento della posta. Chiunque digiti un nome di dominio  viene automaticamente instradato secondo istruzioni create dal sistema DNS (e che, fin tanto che non avvengono variazioni, rimangono poi memorizzate in  vari sottosistemi), consentendo di raggiungere il server.  Dal punto di vista del risultato il “registro” si comporta come l’elenco telefonico, grazie al quale è possibile conoscere il numero di telefono di un determinato abbonato.

Parliamo ora di dati statistici

Fino alla fine degli anni 90 le registrazione di nuovi domini in Italia avvenivano con il contagocce. E ciò sia perché Internet era ancora poco diffusa, ma anche perché chi aveva stabilito le regole di registrazione dei domini aveva decretato che  le persone fisiche non ne potessero registrare e che le persone giuridiche ne  potevano registrare solo uno a testa. E così la gente preferiva affidarsi ai  .com, il cui ente di gestione non poneva gli incomprensibili veti della burocrazia nazionale. Successivamente le regole furono cambiate:  nel 2000 fu tolto il limite di registrazione per le aziende e nel 2004 quello per  le persone fisiche.

I domini registrati in Italia raggiunsero così  il milione nel 2005 ed i 2 milioni nel 2010. Dopo l’entusiasmo dei primi anni, durante i quali c’era chi registrava migliaia di domini nella speranza di rivenderli o semplicemente perché ne sopravvalutava le potenzialità, il trend di registrazione si affievolì. Di fatto, ormai da alcuni anni, assieme ad una stabilizzazione di nuove registrazione sull’ordine dei 40.000 domini al mese ha preso piede anche la cancellazione di un gran numero di essi, portando l’incremento netto sul numero di 120.000 annui circa. I grafici sono stati forniti dal Registro Italiano presso il CNR.

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