Forse l’acqua è intrappolata da cristalli di sale individuati dal rover della Nasa Curiosity sotto la superficie di Marte
Il sottosuolo di Marte potrebbe nascondere una ‘salamoia’, depositi di acqua molto salata appena sotto la superficie: a rivelarlo sarebbe il ritrovamento da parte del rover Curiosity di alcuni minerali-trappola capaci di assorbire l’acqua e eventualmente farla accumulare nel terreno. Secondo i dati analizzati da un gruppo internazionale di ricercatori guidato da Javier Martin-Torres, dell’Istituto di Scienze della Terra di Granada, e pubblicati su Nature Geoscience il fenomeno sarebbe maggiore nelle regioni equatoriali. “Si tratta di una supposizione – ha spiegato il geologo planetario Gian Gabriele Ori, direttore della Scuola Internazionale di Scienze Planetarie (Irsps) dell’universita’ di Pescara – data dal ritrovamento di perclorati di calcio, delle ‘trappole’ per l’acqua.
La presenza del minerale potrebbe, secondo i ricercatori, portare ad accumuli di acqua ‘densa’ nella parte alta della crosta”. Un’ipotesi, dunque, nata dal ritrovamento di questi particolari sali che potrebbero in qualche modo intrappolare durante la notte l’umidita’ presente nell’atmosfera marziana, condensandola in acqua liquida e favorendone il passaggio nel sottosuolo attraverso i pori delle rocce. In questo modo, secondo i ricercatori, potrebbero nascondersi sotto terra degli accumuli di ‘salamoia’, “un’acqua molto salata e densa simile a quella del Mar Morto”, ha spiegato Ori. “Non c’e’ pero’ nessuna prova che questo fenomeno sia vero – ha aggiunto – si tratta di una pura congettura. Ovvio che se poi con la trivella di ExoMars (la missione europea in programma di inviare un rover nel 2018) buchiamo e la troviamo, si’ che cambia tutto”.