L’aria fredda che sta per invadere l’Italia porta neve e freddo sull’est Europa, una intensa bufera di neve colpisce la città di Rivne [FOTO]

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11069548_1577293199188939_3798353688250943633_nIl vasto nucleo di aria molto fredda polare marittima “continentalizzata”, lo stesso che nella giornata di Pasquetta investirà parte del nostro paese (specialmente le adriatiche e il sud), è scivolato sull’Europa centro-orientale riportando la neve, a tratti fino a quote pianeggianti, e temperature sotto la soglia dei +0°C -1°C. Nella mattinata di ieri spettacolari nevicate hanno imbiancando diverse regioni al confine fra Polonia orientale, Bielorussia e Ucraina centro-occidentale, in particolare nell’Oblast’ di Rivne dove in poche ore sono caduti poco più di 5-6 cm di neve fresca che ha ammantato boschi e campagne. Ma nevicate, prevalentemente di debole o moderata intensità, si sono osservate pure sulle aree più interne di Lettonia e Lituania, dove la neve, piuttosto bagnata per via delle temperature positive, è tornata a lasciare un velo bianco su strade, case e boschi. Come prognosticato nei giorni scorsi la vasta circolazione depressionaria a carattere freddo, riempita di aria molto fredda d’estrazione polare marittima, da giorni preesistente sulla Scandinavia e sul mare Baltico si è spostata ulteriormente verso levante apportando freddo e persino nevicate fino a quote pianeggianti su diversi paesi dell’Europa orientale.

Gli effetti della bufera di neve che ieri si è abbattuta sulla città ucraina di Rivne (credit Severe Weather RU)

Con lo spostamento verso est di questa vasta depressione l’aria fredda d’estrazione polare marittima, precedentemente affluita sull’Europa centrale e “continentalizzatasi” sopra i bassopiani della Germania orientale e della Polonia , ha cominciato a muoversi verso le Repubbliche Baltiche, la Polonia, la Slovacchia, la Bielorussia, l’Ucraina e l’estremo settore occidentale della Russia europea, sotto forma di una debole/moderata ventilazione da O-SO e Ovest, subito dopo ruotata più da O-NO, NO e N-NO. L’avvento delle masse d’aria fredde, polari marittime “continentalizzate”, fino al cuore dei bassopiani della Bielorussia e dell’Ucraina, ha causato un consistente calo termico che ha contribuito a far abbassare sensibilmente la quota dello “zero termico”, fin sotto i 400-300 metri. Parte di quest’aria fredda è evoluta verso est sotto forma di una saccatura con un “gradiente barico” piuttosto “lasco”, colma di aria molto fredda polare marittima, e con un sistema frontale nei bassi strati che ha dispensato delle precipitazioni che hanno assunto carattere nevoso fin dai 300-200 metri. Il sistema frontale, durante il suo movimento verso levante, al traverso dell’Ucraina centro-occidentale, si è quasi totalmente occluso, trasformandosi in un fronte occluso a carattere freddo che ha originato delle nevicate e dei rovesci di neve particolarmente intensi nell’Oblast’ di Rivne, dove il manto nevoso ha superato i 5-6 cm.

L’Oblast’ di Rivne colpito dall’intensa nevicata di ieri (credit Severe Weather RU)

Proprio nella città di Rivne, nel corso della mattinata di ieri, durante il passaggio della parte più attiva di questo fronte ormai occluso, si è verificata una vera e propria bufera di neve, accompagnata da raffiche di vento da Ovest anche intense, fino a 61 km/h, e da un crollo delle temperature fino a +0°C. Basti pensare che solo alle 06:00 AM di ieri, poco prima della nevicata, su Rivne il termometro si aggirava attorno i +2°C. Durante l’arrivo della forte nevicata, alle 10:30 AM, la colonnina di mercurio è precipitata sotto i +0.0°C in piena mattinata, salvo poi risalire a +6°C alle 05:00 PM, dopo la cessazione delle nevicate e l’arrivo delle schiarite. Ma altri rovesci di neve hanno interessato molte altre città e località dell’Ucraina centro-occidentale, dove le precipitazioni nevose hanno fatto precipitare improvvisamente le temperature sotto la soglia dei +1°C +0°C, permettendo alla neve di depositarsi temporaneamente al suolo.

L’inizio della debole nevicata su Pangodi (Estonia). Si ringrazia Eero Hermann per la foto.

Nonostante le isoterme non sufficientemente fredde alla quota di 850 hpa per garantire la neve al suolo nel mese di Aprile, lì dove si sono verificate precipitazioni di moderata o forte intensità (questo è proprio il caso di Rivne) la quota dello “zero termico”, a causa del veloce scivolamento dell’aria fredda e pesante presente alle quote superiori tramite le precipitazioni, è scesa fino a quote pianeggianti, favorendo l’avvento della neve fino al suolo, con tanto di accumuli sul terreno malgrado le temperature di poco superiori ai +0°C. Fra il pomeriggio di ieri e la giornata di oggi, con lo spostamento dei resti della fredda circolazione ciclonica fredda verso le Repubbliche Baltiche e la Bielorussia, la neve tornerà ad imbiancare diverse città e capitali dell’est come Riga, Vilnius, Minsk e Mosca, dove si potranno verificare degli accumuli al suolo, seppure di pochi centimetri.

Su queste città il rischio neve sarà molto concreto soprattutto nella giornata odierna. Su Vilnius, Minsk e Mosca, le nevicate potrebbero accompagnarsi anche a temperature sui -1°C -2°C. Con il passaggio del sistema frontale a carattere freddo in fase di occlusione, causa il notevole “gradiente termico verticale” fra l’aria molto fredda nella media troposfera e quella meno fredda presente nei bassi strati, a tratti le precipitazioni nevose potrebbero assumere carattere di rovescio. Ciò sarà maggiormente probabile soprattutto fra l’est della Lettonia, la Lituania, la Bielorussia, il nord dell’Ucraina e gli Oblast’ della Russia occidentale, inclusa la capitale Mosca che a breve sarà interessata da nevicate di debole e moderata intensità inframezzate pure da locali rovesci.

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