Pasqua: la dermatologa assolve il cioccolato, non causa l’acne

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Una ricerca pubblicata sulla rivista ‘The Journal of Nutrition’ ha stabilito come un consumo moderato giornaliero di cioccolato ha ottimi effetti sul livello di colesterolo

CIOCCOLATO FONDENTE 1C’è chi non lo mangerà per via della dieta, con la paura della prova costume alle porte, o perché convinto che faccia venire i brufoli. Ma a pochi giorni dalla Pasqua uno studio assolve il cioccolato da quest’ultima accusa: “I golosi di uova di Pasqua possono stare tranquilli. Non è infatti assolutamente provato che l’assunzione di quantità non eccessive di cioccolata influenzi la comparsa di acne, che invece è da correlarsi principalmente a fattori di carattere ormonale”. Lo spiega Maria Grazia Caputo, medico estetico con una lunga esperienza nell’ambulatorio di medicina estetica dell’ospedale Fatebenefratelli di Roma. La specialista fa riferimento ad alcuni studi che hanno analizzato gli effetti del consumo di cioccolato sull’organismo. Una ricerca pubblicata sulla rivista ‘The Journal of Nutrition’ ha stabilito come un consumo moderato giornaliero di cioccolato ha ottimi effetti sul livello di colesterolo e sulla pressione sanguigna. Secondo i ricercatori dell’Università di Harvard, previene il decadimento delle cellule cerebrali. Un altro lavoro pubblicato sul ‘British Medical Journal’ sottolinea che consumare regolarmente cioccolata riduce i rischi di attacchi cardiaci. Punto fondamentale per gli amanti del cioccolato è chiarire se quello fondente è migliore rispetto a quello al latte e, per i più golosi, se il primo fa ingrassare di meno. “Il cioccolato fondente – sottolinea Caputo – rispetto a quello al latte contiene una maggiore quantità di cacao e, quindi, una percentuale più alta di flavonoidi. Ovvero di sostanze antiossidanti che, se consumate con moderazione, intervengono positivamente sul sistema circolatorio. Non dimentichiamo, infatti, che 100 grammi di cioccolato forniscono un apporto calorico pari a circa 540 calorie e che, pertanto, un consumo eccessivo porta ad un aumento di peso che nel tempo si associa a varie manifestazioni patologiche”. Brufoli e punti neri, però, non sono gli unici inestetismi che preoccupano gli amanti di una pelle sana e luminosa soprattutto in primavera, quando il fondotinta coprente lascia il posto a creme colorate più leggere e idratanti. “La primavera rappresenta un periodo piuttosto critico, soprattutto per chi soffre di allergie – risponde Caputo a chi le chiede informazioni sulla sua pagine Facebook sulle chiazze pruriginose che compaiono sulla pelle in primavera – Infatti, in questa stagione i soggetti affetti da dermatiti, in particolare dermatite atopica, essendo molto sensibili al contatto con gli allergeni quali pollini o acari, possono presentare un’acutizzazione delle manifestazioni cutanee e del prurito. In questi casi – conclude – è consigliabile rivolgersi a dermatologi esperti che possano suggerire prodotti adeguati a detergere e proteggere la pelle”.

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