Ricerca, CNR: scoperte nuove applicazioni industriali del grafene

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“Dare adesso all’industria una roadmap chiara, con pochi punti in ordine di priorità è fondamentale”

Il grafene inizia a muovere nuovi e importanti passi per le sue applicazioni in prodotti industriali. A cominciare da innovative membrane a basso costo per le fuel cell a idrogeno economicamente convenienti e attese da decenni, o da nuovi polimeri compositi ad altissime prestazioni. E non solo. Dal grafene, il materiale del futuro che sta segnando in questo XXI° secolo la stessa rivoluzione che ha scandito la plastica nel ‘900, si potranno realizzare anche nuovi elettrodi per le batterie ad alta densità energetica e ricarica rapida richieste dalle auto elettriche. Ad identificare queste applicazioni industriali del grafene, resistente come un diamante e flessibile come la plastica, è stato un team di ricerca italo-cinese guidato dai ricercatori Mario Pagliaro e Francesco Meneguzzo del Cnr, e Yi-Jun Xu della University of Fuzhou, in un articolo scientifico cui è dedicata la copertina del numero odierno di Chemical Communications.

grafene“Il costo proibitivo del grafene prodotto con i metodi convenzionali -spiega Pagliaro, che ha coordinato lo studio al Cnr di Palermo- ne ha largamente impedito le applicazioni pratiche. Dare adesso all’industria una roadmap chiara, con pochi punti in ordine di priorità è fondamentale. Dopo, lo sviluppo massivo dell’industria del grafene si tradurrà in un profondo cambiamento tecnologico di molti settori industriali”. Le nuove batterie e le fuel cell a idrogeno, evidenzia il Cnr, sono le tecnologie necessarie a risolvere il problema dell’intermittenza dell’energia solare e a rendere possibile la piena transizione dall’epoca dei combustibili fossili a quella ad energia solare. Straordinariamente leggero, robusto e al contempo flessibile, ma anche capace di condurre efficacemente il calore e l’elettricità, il grafene è infatti in grado di conferire proprietà nuove e migliori a moltissimi materiali di uso quotidiano. “I nuovi metodi chimici per esfoliare la grafite sviluppati e industrializzati negli ultimi 18 mesi – assicura Yi-Jun Xu della Fuzhou University- aprono la strada a numerose importanti applicazioni” “Il carbonio sotto forma di grafene -sottolinea Francesco Meneguzzo, del Cnr di Firenze- darà un contributo fondamentale al risanamento ambientale rendendo possibile la mobilità elettrica di massa”. “E fa piacere, -conclude il ricercatore toscano- che sia italiano il maggiore produttore europeo di grafene a basso costo”.

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