Salute: memoria a rischio nei consumatori di cannabis

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Gli studiosi hanno confrontato un gruppo di 16 consumatori abituali di cannabis (da almeno due anni) con un gruppo di controllo

I consumatori abituali di cannabis? Sono piu’ soggetti a falsi ricordi, a distorsioni della memoria che possono portarli addirittura a immaginare situazioni che differiscono dalla realta’. Colpa di una minore attivita’ dell’ippocampo, l’area del cervello in cui i ricordi vengono ‘archiviati’. E’ quanto emerge da una ricerca dell’Hospital de Sant Pau e della Universitat Auto’noma de Barcelona, pubblicata su Molecular Psychiatry. Gli studiosi hanno confrontato un gruppo di 16 consumatori abituali di cannabis (da almeno due anni) con un gruppo di controllo. E’ stata mostrata loro una serie di parole e successivamente all’elenco originale ne sono stati aggiunte altre, semanticamente collegate o indipendenti. Tutti sono stati invitati a individuare le parole della lista originale e i ricercatori hanno rilevato che rispetto al gruppo di controllo i consumatori abituali di cannabis credevano in misura maggiore di aver gia’ visto le parole aggiunte invece successivamente, soprattutto quelle semanticamente correlate alle originali. Effettuando una risonanza magnetica, hanno inoltre scoperto che i consumatori di cannabis mostravano una minore attivazione in aree del cervello legate alla memoria, come l’ippocampo. Le carenze di memoria si verificavano nonostante i partecipanti avessero smesso di consumare cannabis un mese prima: piu’ prolungato era il consumo di cannabis, piu’ basso era livello di attivita’ nell’ippocampo. Questo suggerisce secondo gli studiosi che la cannabis puo’ un effetto prolungato sui meccanismi cerebrali che ci permettono di distinguere tra eventi reali e immaginari e che un uso abituale potrebbe peggiorare problemi di perdita di memoria correlati all’eta’.

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