Il presidente dell’Ordine dei Geologi di Sicilia traccia un quadro chiaro della situazione attuale: “si fa poco per prevenire, ci si limita a correre durante le emergenze, quando ormai il peggio è avvenuto”, quando ormai i costi aumentano di venti volte.
In Sicilia non si fa più manutenzione contro il dissesto idrogeologico su un terreno di per sé fragile dal punto di vista geologico ed idrogeologico e spesso non si tratta di eventi metereologici eccezionali, ma di eventi normali.
Questi fenomeni vengono spesso causati dall’abbandono dei terreni, dall’incuria e dalla mancata informazione e formazione adeguata della popolazione.
Oggi la situazione è molto carente soprattutto dal punto di vista delle manutenzioni che non vengono più fatte.
Versanti e strade su cui bisognerebbe intervenire tempestivamente monitorandone il degrado giorno per giorno vengono abbandonati.
La possibilità, a breve termine è che vengano effettuati interventi con costi economici irrisori come la pulizia delle cunette, dei torrenti, in modo da migliorare l’efficienza dei sistemi di drenaggio che funziona solo se viene mantenuto efficiente.
Dobbiamo imparare a prevenire ritornando ad essere attenti al territorio e a pianificare piuttosto che ad intervenire.