Spettacolari temporali di neve e gragnola sulla Polonia, nel weekend la neve tornerà ad imbiancare molte città dell’est Europa

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mammatus 03Oltre alle tempeste di vento da O-NO e NO, con raffiche fino a più di 120-130 km/h, che ieri hanno flagellato il mar del Nord e le coste settentrionali di Francia, Belgio, Olanda, Germania e Danimarca, la profonda depressione fredda legata al vortice polare ha portato anche dei temporali, accompagnati da fulminazioni, rovesci di gragnola e neve, che hanno interessato diverse aree fra l’Olanda, la Danimarca, il nord della Germania e la Polonia, dove localmente si sono verificati dei fenomeni di forte intensità. L’attività temporalesca è risultata insolitamente intensa per il periodo, soprattutto sul territorio polacco, dove si è osservata la formazione, piuttosto rapida, di numerose “Cellule temporalesche” in aria fredda, caratterizzate da imponenti cumulonembi interamente ghiacciati fin dalla base e carichi di fiocchi di neve fin dalle bassissime quote.

oil-rigLe basse temperature, sommandosi all’afflusso dell’aria fredda post-frontale, da Ovest e O-SO, e il contemporaneo abbassamento della quota dello “zero termico”, hanno permesso alle precipitazioni di assumere prevalente carattere nevoso fino al piano. I temporali più intensi hanno colpito il sud-ovest della Polonia, dove si sono sviluppate le “Cellule temporalesche” più attive che hanno dato luogo a intensi rovesci di neve e anche a brevi grandinate che si sono mescolate alla neve. In qualche caso i temporali di neve sono stati seguiti dal passaggio di magnifici banchi di “mammatus” illuminati dagli ultimi raggi di sole, sulla via del tramonto che hanno regalato degli scenari davvero suggestivi. Questo tipo di nubi, caratteristiche per la forma simile ad una mammella, si formano sul bordo posteriore dell’incudine di un temporale ben sviluppato.

11037567_10205396904795672_5847294924918474340_nL’aria molto fredda, di origine polare marittima, scorrendo sopra l’Atlantico settentrionale si è scaldata notevolmente nei bassi strati, caricandosi di umidità e instabilizzandosi alle varie quote, con un conseguente incremento del “gradiente termico verticale” che ha instabilizzato l’intera colonna d’aria, favorendo lo sviluppo di moti convettivi diffusi all’interno dell’avvezione fredda. Riscaldandosi nei bassi strati la massa d’aria è diventata molto instabile, causa il notevole aumento del “gradiente termico verticale” (notevoli differenze di temperature alle varie quote) in seno alla colonna d’aria. Questi notevoli contrasti termici, fra la bassa e la media troposfera, hanno favorito la formazione di intensi moti convettivi (correnti ascensionali che spingono l’aria dal basso verso l’alto) che agevolano la formazione di imponenti addensamenti nuvolosi cumuliformi (cumuli, congesti e cumulonembi in aria fredda) carichi di piogge, rovesci di neve e persino grandinate di piccola e media taglia.

mammatus coloniaDi solito questa nuvolosità, evidenziata dalle moviole satellitari con i classici “ciottoli” o nubi puntiformi, si sviluppa all’interno del settore freddo post-frontale di un intenso ciclone extratropicale e rappresenta le varie linee di instabilità (derivate anche dalla rotazione dei venti al suolo da NO sempre più verso nord) che seguono il passaggio del fronte freddo. In questo caso però il maggior contributo della radiazione solare d’inizio Marzo, capace di scaldare maggiormente il terreno durante le ore diurne, ha avuto un ruolo significativo nell’esaltare ulteriormente i contrasti termici fra bassi e medi strati, favorendo l’innesco di intensi moti convettivi che hanno agevolato la formazione di grossi cumulonembi in aria fredda. Nelle prossime ore, con l’evoluzione verso levante del profondo vortice depressionario, l’aria fredda in discesa dalle latitudini artiche groenlandesi e la nuvolosità puntiforme a suo seguito invaderanno la Danimarca, la Germania settentrionale e la Polonia settentrionale, portando rovesci, nevosi sino a 300-200 metri di quota, specie nel sud della Germania, occasionali grandinate, e persino dei fenomeni temporaleschi.

10458100_859684004055023_7172904171005239929_nI temporali, figli dei notevolissimi contrasti termici fra l’aria polare presente in quota (-35°C a 500 hpa) e la più mite superficie dell’Atlantico e del mar del Nord, seppur distribuiti in modo isolato o sparso, potranno risultare anche ben sviluppati e quindi in grado di arrecare forti rovesci di pioggia mista a grandine. Durante i rovesci più intensi non sono escluse cadute di gragnola e rovesci di neve tonda. Sui rilievi, al di sopra dei 300-400 metri, invece si attendono delle nevicate che domani, con lo scivolamento del secondo nucleo di aria molto fredda, polare marittima, ora ridossato sul mar del Nord e la Danimarca, dovrebbero abbassarsi fino a quote pianeggianti, specie tra l’est della Polonia, la Repubblica Ceca, la Slovacchia, e da venerdì sera pure la Bielorussia, le Repubbliche Baltiche e l’Ucraina centro-occidentale. L’ampia circolazione depressionaria a carattere freddo, riempita di aria molto fredda di origine polare marittima, spostandosi verso levante evolverà in una saccatura piuttosto “lasca”, colma di aria molto fredda polare marittima, con un associato sistema frontale freddo nei bassi strati, che sarà in grado di dispensare precipitazioni che potranno assumere carattere nevoso fin dai 300-200 metri.

OLYMPUS DIGITAL CAMERAMa lì dove si verificheranno precipitazioni di moderata intensità la quota dello “zero termico”, a causa del veloce scivolamento dell’aria fredda e pesante presente alle quote superiori tramite le precipitazioni, si potrà spingere fino a quote pianeggianti, favorendo l’avvento della neve fino al suolo, con tanto di accumuli fra le Repubbliche Baltiche, la Bielorussia, l’ovest della Russia europea, l’est della Polonia e il centro-nord dell’Ucraina. Fra il pomeriggio di venerdì 3 e sabato 4 Aprile, con lo spostamento dei resti della fredda circolazione ciclonica fredda verso le Repubbliche Baltiche e la Bielorussia, la neve tornerà ad imbiancare diverse città e capitali dell’est come Cracovia, Riga, Vilnius, Minsk, Kiev e Mosca, dove si potranno verificare degli accumuli al suolo, seppure di pochi centimetri. Su queste città il rischio neve sarà molto concreto nel corso del weekend. Su Vilnius, Minsk, Kiev e Mosca, le nevicate potrebbero accompagnarsi anche a temperature sui -1°C -2°C.

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