Terremoto in Nepal: per la ricostruzione serviranno 10 miliardi di dollari e molti anni

MeteoWeb

Circa un terzo dei 28 milioni di nepalesi sono state colpite dal sisma, con circa 1,4 milioni che hanno bisogno di aiuti alimentari in quello che rappresenta il secondo paese più povero dell’Asia

Mentre si continua a scavare nella speranza di qualche miracolo, il Nepal fa le prime stime dei danni derivanti dal violentissimo terremoto di sabato scorso. Secondo il ministro delle Finanze Ram S. Mahat, per ricostruire il Paese colpito dall’evento sismico più disastroso degli ultimi 80 anni, ci vorranno più di 10 miliardi di dollari e diversi anni. Una stima che rappresenta circa la metà dei 20 miliardi dollari che genera l’economia del Nepal, un Pil che è inferiore anche al più piccolo dei 50 stati degli Stati Uniti. Per questo, ha aggiunto Mahat parlando con Bloomberg News, il governo chiede aiuto al mondo intero non appena sarà finita l’emergenza dei soccorsi. “Il costo dei danni è incalcolabile. Ci vorranno miliardi e miliardi di dollari per la ricostruzione e il ripristino delle infrastrutture”, ha detto il ministro. Circa un terzo dei 28 milioni di nepalesi sono state colpite dal sisma, con circa 1,4 milioni che hanno bisogno di aiuti alimentari in quello che rappresenta il secondo paese più povero dell’Asia. E il governo non è in grado di fornire l’assistenza adeguata. “Stiamo fornendo qualche aiuto, ma è del tutto inadeguato in rapporto alle necessità”, ha detto Mahat. spiegando che il sisma è stato un evento “completamente inatteso e la scala di devastazione era inimmaginabile”. L’economia del Nepal aveva già subito un rallentamento prima del terremoto con l’Asian Development Bank che aveva previsto una crescita per il 2015 del 4,6%, in calo dal 5,2% dell’anno precedente anche a causa dell’instabilità politica. Tuttavia Mahat ha detto che è troppo presto per valutare l’ immediato impatto economico del terremoto. Quanto agli aiuti, il governo di Kathmandu ha accolto con favore il sostegno arrivato da tutto il mondo, compresi i paesi vicini India e Cina, e tra un paio di giorni il ministero delle Finanze prevede di fornire le stime dei costi per le attività di soccorso e chiedere il sostegno della comunità internazionale. Secondo Mahat, serviranno aiuti “multilaterali, bilaterali e da tutte le possibili fonti”. Intanto, l’autorità di energia elettrica del Nepal ha reso noto che la maggior parte delle infrastrutture della nazione sono integre e entro oggi dovrebbe essere ripristinata l’elettricità nella capitale.

Condividi