Le autorità avevano garantito il trasporto gratuito, ma molti hanno dovuto sborsare molto denaro per assicurarsi un posto
Migliaia di persone hanno preso d’assalto le stazioni degli autobus a Kathmandu per tornare nelle loro villaggi di origine. Nel ‘Bus Park’ di Gongabu in mattinata si sono verificati disordini per la ressa di passeggeri ed e’ intervenuta la polizia. I veicoli partono stracarici con decine di passeggeri sul tetto. “Non posso piu’ stare a Kathmandu – racconta all’ANSA Vishnu, che ha una societa’ di produzione televisiva – perche’ la mia casa e’ crollata. Comincia a mancare acqua e cibo. Penso che sia anche pericoloso stare qui, ci sono ancora dei morti sotto le case e ho paura di malattie”. Dopo quattro notti passate all’addiaccio, ha deciso con la moglie di tornare nella loro citta’ di origine, Nepalganj, a circa 13 ore di strada nel sud del Paese. Altri si lamentano dei prezzi esorbitanti degli autobus. “L’India ha inviato dei bus gratuiti – ha detto un altro passeggero in attesa – ma sono gia’ partiti stamane. Anche il nostro governo dovrebbe fare lo stesso!”. Le autorita’ avevano garantito il trasporto gratuito, ma molti hanno dovuto sborsare molto denaro per assicurarsi un posto.