Secondo i servizi meteorologici di Guam, i venti di Maysak soffiano a oltre 220 chilometri l’ora oggi e il tifone dovrebbe essere ridimensionato a ciclone di categoria 1 domani
Il tifone Maysak, che ha causato almeno cinque morti sconvolgendo la Micronesia, nel Pacifico occidentale, si indebolisce mentre si avvicina alle Filippine, dove le autorità temono comunque un disastro causato dalle mareggiate. Lo stato di emergenza è stato decretato a Chuuk, principale stato della Federazione micronesiana, dove sono state registrate le cinque vittime e sono stati verificati i danni più gravi. Accompagnato da venti violenti, fino a 260 chilometri all’ora, il super-tifone, di un’intensità misurata solo raramente negli ultimi decenni, si è abbattuto domenica sera su Chuuk attraversando poi il vasto arcipelago di 607 îsole prima di colpire ieri lo stato di Yap.
Secondo i servizi meteorologici di Guam, i venti di Maysak soffiano a oltre 220 chilometri l’ora oggi e il tifone dovrebbe essere ridimensionato a ciclone di categoria 1 domani, poi a tempesta tropicale domenica. Maysak dovrebbe raggiungere le Filippine sabato sera o domenica, mentre milioni di persone celebreranno la Pasqua nel grande arcipelago cattolico. L’agenzia meteo nazionale pronostica “possibili inondazioni nelle regioni pianeggianti e frane sui rilievi”, oltre a “onde di quattro metri” sulle coste delle isole di Samar, Bicol e Aurora. I pescatori sono invitati a non uscire in mare e il governo dovrebbe ordinare alle navi passeggeri di restare in porto.
Maysak si è formato due settimana dopo il ciclone Pam che ha devastato il 13 marzo le Vanuatu, arcipelago del sud Pacifico dove i morti sono stati ufficialmente 11. Nel novembre 2013 il tifone Haiyan causò 7.350 morti o dispersi nelle Filippine.