Lo ha scoperto una ricerca guidata da Pier Paolo Pandolfi, ricercatore italiano che dirige il Cancer Research Institute del Beth Israel Deaconess Medical Center di Boston
Nel materiale genetico che una volta veniva considerato ‘spazzatura’, e di cui si stanno studiando solo ora le funzioni, c’e’ anche un ‘interruttore’ che scatena alcuni tipi di cancro. Lo ha scoperto una ricerca guidata da Pier Paolo Pandolfi, ricercatore italiano che dirige il Cancer Research Institute del Beth Israel Deaconess Medical Center di Boston. Lo studio ha scoperto che uno di questi ‘pseudogeni’, chiamato Braf, porta nelle cavie allo sviluppo di una malattia aggressiva molto simile al linfoma, un tipo di tumore, nell’uomo. Inoltre nelle cellule di linfoma umano, e anche in quelle di diversi altri tumori, il Braf e’ sovraespresso. Questo, spiega Pandolfi, potrebbe voler dire che gli pseudogeni hanno un ruolo in una serie di malattie, e che quindi il cosiddetto ‘genoma funzionale’, quello cioe’ che ha un ruolo nel’organismo, e’ molto piu’ vasto di quanto si pensasse, perche’ include questa ‘materia oscura’ del Dna. ”E’ importante che questo tumore sia stato scatenato da un pezzo del cosiddetto ‘Rna spazzatura’ – spiega Pandolfi -. Con l’attenzione che si sta dando alla medicina ‘di precisione’ e alle terapie mirate per il cancro tutto questo materiale genetico deve essere preso in considerazione, mentre prima non sapendo a cosa servisse veniva nascosto ‘sotto il tappeto’.