UNICEF: i morti per malaria diminuiti del 40%, ma sotto i 5 anni sono il 78%

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Domani si celebra la giornata mondiale contro la malattia

“Dal 2000 le morti di bambini dovute alla malaria sono diminuite del 40%, ma i bambini sotto i 5 anni rappresentano ancora il 78% delle morti globali dovute a questa malattia. Nel 2013 circa 584.000 persone nel mondo sono morte a causa della malaria, di cui il 90% in Africa”. A ricordare i numeri di questa malattia infettiva causata dal parassita Plasmodio e trasmessa esclusivamente attraverso le punture di zanzare infette, e’ Giacomo Guerrera, Presidente dell’UNICEF Italia. Domani si celebra, infatti, la giornata mondiale contro la malattia. Tema di quest’anno: “Investire nel futuro: Sconfiggiamo la Malaria”. “Oltre 1.200 bambini muoiono ogni giorno per la malaria – sottolinea – cioe’ circa 50 ogni ora”. “In Africa – gli fa eco Guglielmo Micucci, Direttore della sezione italiana di Amref Health Africa – ogni settimana si registrano oltre 8 mila decessi, un numero poco inferiore ai morti causati in totale dall’ultima epidemia di Ebola”. Morti “evitabili – aggiunge – considerando che la malattia e’ sia prevenibile che curabile”. Secondo gli esperti a nessun bambino e a nessuna donna in gravidanza dovrebbe essere negato l’accesso alle cure. Tra il 2001 e il 2013, 4,3 milioni di vite sono state salvate grazie ad un migliore accesso a prevenzione, diagnosi e trattamento della malaria. Di questi, il 92% (3,9 milioni) erano bambini sotto i 5 anni nell’Africa Sub Sahariana. Proteggere le donne in gravidanza e’ fondamentale nella lotta contro questa malattia perche’ la malaria contribuisce significativamente alla morte di madri e bambini. Le terapie sono semplici e poco costose: il Trattamento preventivo intermittente (IPTp) costa 12 centesimi a dose (meno di 50 centesimi per il ciclo completo) e le Zanzariere Trattate con Insetticida (ITNs) ora costano solo 5 dollari, compresi i costi di distribuzione. “Dipende – conclude Guerrera – da tutti noi, governi, comunita’ internazionale, operatori sanitari o donatori, mettere in atto le misure per sconfiggere questa devastante malattia un volta e per tutte”.

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