Le dense nuvole di cenere sprigionate dal Calcubo stanno causando problemi non solo nel sud del Cile, ma anche in tre province argentine
Il vulcano Calbuco, nel sud del Cile, si mantiene in attivita’ e gli esperti temono la possibilita’ di una nuova eruzione, dopo le due che si sono susseguite a poche ore di distanza, obbligando le autorita’ ad evacuare oltre 4 mila persone residenti nei dintorni della montagna. Nel suo ultimo bollettino, il Servizio nazionale di geologia e miniere (Sernageomin) ha confermato la zona di 20 km intorno al Calbuco, indicando che e’ possibile che “il vulcano possa evolvere verso nuovi fenomeni eruttivi simili a quelli registrati nelle ultime 24 ore” e sottolineando che prima di questi il Calbucoaveva solo due crateri, e adesso ne ha 6. Dopo le due eruzioni -alle 18.05 di mercoledi’ (le 23.05 in Italia) e intorno all’una del mattino di giovedi’ (le 6 in Italia)- il Sernageomin ha registrato oltre 1600 movimenti sismici provocati dal vulcano, che indicano un livello di attivita’ che non permette per ora di escludere una terza eruzione. Nel frattempo, le dense nuvole di cenere sprigionate dal Calbucostanno causando problemi non solo nel sud del Cile, ma anche in tre province (entita’ federali) argentine – Neuquen, Rio Negro e Chubut – e si stanno avvicinando a quella di Buenos Aires, dove potrebbero arrivare nelle prossime 24 ore, secondo le previsioni degli esperti