Vulcano Calbuco: immense quantità di cenere nell’area, adesso si teme la pioggia [FOTO]

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L’eruzione ha provocato danni. Nel primo giorno, in sole 7 ore, il vulcano ha emesso ben 210 milioni di metri cubi di cenere

Il vulcano Calbuco in Cile e’ ancora attivo, ma ora il rischio maggiore sono le piogge. L’acqua infatti, mescolandosi con i gas vulcanici e tutto il materiale piroplastico emesso dal vulcano (ceneri, sabbia, lapilli e blocchi) puo’ dare origine a delle alluvioni vulcaniche (lahar), cioe’ delle colate fango composte da acqua e materiale vulcanico. A spiegarlo all’ANSA e’ Luis Lara, capo della Rete nazionale di vigilanza vulcanica del Servizio nazionale di geologia e mineralogia del Cile (Sernageomin). ”L’attivita’ eruttiva del vulcano – continua – e’ ormai in fase calante e debole. Pensiamo che possa andare avanti ancora qualche giorno, forse settimane, ma non mesi”. L’eruzione ha pero’ provocato danni. Nel primo giorno, in sole 7 ore, il vulcano ha emesso ben 210 milioni di metri cubi di cenere. ”Una quantita’ paragonabile a quella del vulcano islandese Eyjafjoell, che nel 2010, nella seconda fase dell’eruzione, ne produsse 250 milioni di metri cubi”.

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In Cile pero’ i danni alla circolazione aerea saranno meno pesanti di quelli causati dal vulcano europeo. Il problema principale ora sono le piogge, che possono dar vita a piogge acide a livello locale, e ai lahar secondari. ”Sono colate di materiale vulcanico, depositato sul suolo e smosso dall’acqua – prosegue Lara – soprattutto in prossimita’ dei fiumi, e che possono arrivare fino a valle. Le aree piu’ a rischio sono quelle dove si sono accumulati piu’ di 30 cm di materiale in aree con oltre 35 di pendenza. Le ultime previsioni meteo ci dicono che dovrebbe cadere pioggia, ma non cosi’ forte da provocarli”. In ogni caso il Comitato Operativo di Emergenza per il vulcano ha deciso di proibire dalla notte di mercoledi’ l’ingresso fino ad un perimetro di 20 chilometri dal Calbuco, visto che sono previsti tra i 15 e 20 millimetri di pioggia nella zona. Inoltre c’e’ preoccupazione nella popolazione per l’arrivo dei topi dalla campagna nelle zone abitate. Si teme infatti un’epidemia di hantavirus, malattia trasmessa dai roditori che puo’ essere letale.

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