“La formazione del campo magnetico di Mercurio era uno dei misteri ancora aperti di questo pianeta”
Il campo magnetico di Mercurio e’ antichissimo, ha quasi 4 miliardi di anni, ed e’ generato dallo stesso meccanismo del campo magnetico terrestre, cioe’ dal movimento del nucleo liquido di ferro. Pubblicata su Science, la scoperta si deve al gruppo coordinato da Catherine Johnson, dell’universita’ canadese British Columbia a Vancouver. Mercurio e’ l’unico pianeta interno del Sistema Solare, oltre alla Terra, ad avere un campo magnetico, anche se molto debole, solo l’1% di quello terrestre. ”La formazione del campo magnetico di Mercurio era uno dei misteri ancora aperti di questo pianeta” rileva Stefano Orsini, dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf), e responsabile scientifico dello strumento Serena che sara’ a bordo della prossima missione per Mercurio, Bepi Colombo. Realizzata da Agenzia Spaziale Europea (Esa) e Agenzia spaziale Giapponese (Jaxa), il suo lancio e’ previsto nel 2017.
Finora, prosegue Orsini, non si sapeva nulla dell’origine del campo magnetico del pianeta. Il fatto che sia cosi’ antico suggerisce una origine simile al campo magnetico terrestre, altrettanto antico. Potrebbe sorprendere che un pianeta cosi’ piccolo (il suo diametro e’ 2,6 volte il diametro della Terra) abbia un meccanismo nel nucleo simile a quello del nostro pianeta: ”ma in realta’ – rileva l’esperto – il pianeta e’ molto denso, e’ costituito quasi esclusivamente dal nucleo che e’ coperto da una sottile crosta”. La scoperta dell’eta’ del campo magnetico di Mercurio e’ stata possibile grazie ai dati inviati dalla sonda Messenger della Nasa che pochi giorni fa ha concluso la sua missione cadendo sulla superficie del pianeta. Nei mesi precedenti all’impatto, sorvolando Mercurio a meno di 150 chilometri dalla superficie, la sonda ha analizzato il magnetismo intrappolato nelle rocce, che e’ una sorta di ‘scatola nera’ del campo magnetico del pianeta che permette di ricostruirne storia e cambiamenti.