Ha colpito la superficie di Mercurio con la forza esplosiva di una tonnellata di TNT. L’impatto ha lasciato un cratere di 15 metri
Come largamente annunciato e programmato, la sonda Messenger NASA ha impattato sulla superficie di Mercurio, alla velocità di oltre 14mila km/h, secondo quanto reso noto dai responsabili della missione. Messenger, che ha orbitato attorno al pianeta più vicino al Sole negli ultimi 4 anni, ha colpito la superficie di Mercurio con la forza esplosiva di una tonnellata di TNT. L’impatto ha lasciato un cratere di 15 metri. L’impatto della sonda era stato programmato da quando il carburante era ormai giunto alla fine. Il “crash” è avvenuto in un luogo non visibile dal nostro pianeta, anche se gli scienziati hanno previsto con alto grado di precisione il luogo dello schianto.
Sean Solomon, a capo del team di controllo della missione, ha dichiarato: “Oggi diamo l’addio a una delle sonde più versatili che abbiano mai esplorato i pianeti vicini. Ha fatto registrare record di flyby planetari, trascorso oltre 4 anni in orbita attorno al pianeta più vicino al Sole, sopravvissuta sia al caldo che a dosi estreme di radiazioni. Tra tutte le sue scoperte, Messenger ha determinato la composizione della superficie di Mercurio, rivelato la sua storia geologica, la sua struttura interna, scoperto nuovi aspetti della sua magnetosfera straordinariamente attiva e verificato che i depositi polari sono composti prevalentemente da acqua allo stato solido.”
Il totale, la sonda ha completato 4000 orbite ed è stata una serie ultime manovre controllate che hanno consentito di effettuare un “crash” che consentisse osservazioni fino all’ultimo istante possibile. Ora, Mercurio rimarrà lontano dalla nostra portata fino alla missione ESA BepiColombo, che comporta l’invio di due sonde verso il pianeta nel 2024.