Usando il sistema delle licenze, il governo punta a rendere più facile l’identificazione degli operatori ed evitare possibili incidenti correlati
Il governo metropolitano di Tokyo ha varato l’attesa stretta sull’utilizzo dei droni negli 81 parchi e giardini direttamente amministrati. La mossa e’ la risposta al ritrovamento del 22 aprile scorso di un drone sul tetto dell’Ufficio del primo ministro che, tra l’altro, trasportava materiale con piccole quantita’ di cesio radioattivo, non dannoso per la salute umana. La decisione e’ stata presa il 28 aprile e comunicata oggi ai dirigenti delle strutture pubbliche, nel rispetto delle norme in vigore che vietano “atti che possano provocare ostacoli alla gestione” oltre che preoccupazioni per le reali situazioni di pericolo nei confronti dei visitatori. Nell’ordinanza a corredo dell’iniziativa e’ prevista anche una sanzione pecuniaria fino a 50.000 yen (circa 370 euro), in caso di uso di drone in un parco comunale. Il governo centrale, per altro verso, prevede di disciplinare il settore con una licenza nazionale di operatore radio per il volo dei droni speciali capaci di viaggiare ad almeno 5 km. Sarebbe questo, in base ai media nipponici, l’orientamento emergente: usando il sistema delle licenze, il governo punta a rendere piu’ facile l’identificazione degli operatori ed evitare possibili incidenti correlati.