Una scossa di terremoto magnitudo 2.4 si è verificata sul Vesuvio alle ore 12:30 a soli 100 metri di profondità. Il sisma è stato rilevato dall’INGV nel distretto sismico del vulcano, ed è stato avvertito distintamente dalla popolazione dei Comuni di Casoria, Castellammare di Stabia, Pomigliano d’Arco, Napoli, Nola, Scafati, Casalnuovo, Pagani, Pompei e Terzigno, perché anche se è stata una scossa lieve, s’è verificata con un ipocentro molto superficiale.
Abbiamo intervistato il dott. Giuseppe De Natale, direttore dell’Osservatorio Vesuviano dell’INGV, che ha risposto ad alcune domande circa i dettagli di questa scossa che può definirsi “non allarmante“. Il Dott. De Natale infatti ha precisato che “è stato un tipico terremoto vesuviano che noi esperti definiamo di ordinaria amministrazione; è stato leggermente più forte di quelli che di solito si verificano nella zona, ma con un’intensità che ha superato la soglia limite di magnitudo 2, quindi un po’ più forte di quelli che accadono solitamente, e per questo motivo abbiamo inviato la nota alla protezione civile, come da prassi. Anche da Roma, l’INGV ha inserito la scossa nel catalogo proprio perché ha superato la magnitudo 2.0. E’ probabile che la popolazione vesuviana si sia allarmata dopo aver ricevuto la notifica della notizia della scossa. In pochi possono averlo sentito, prima della notifica della scossa dell’INGV non ha telefonato nessuno, poi hanno telefonato in tanti, ma non avevano avvertito la scossa, bensì avevano visto la segnalazione e si sono allarmati. L’area di risentimento sismico è stata molto piccola“.
Giuseppe De Natale ci ha poi spiegato che il Vesuvio “è attivo, quindi ha sempre un’attività di fondo. Ma non è una novità: è così da sempre. Le magnitudo massime non sono eccezionali, nell’ottobre del 1999 c’è stata una scossa di magnitudo 3.6 avvertita distintamente fino a Napoli, ed è stata la più forte dal dopoguerra fino ad oggi. Le scosse vesuviane non provocano danni, sono lievi, ma costanti. Dal nostro punto di vista è ordinaria amministrazione. Registriamo una miriade di terremoti di magnitudo inferiore a 1.0. Il Vesuvio non ha mai provocato terremoti con danni significativi: nella storia c’è solo un terremoto, di magnitudo tra 4 e 5 nel 63 d.C. che provocò dei danni a Pompei anche a causa delle costruzioni dell’epoca, ma si è discusso per secoli su quel terremoto e non è ancora chiaro se sia stato di origine vesuviana o appenninica. Comunque una scossa di quella magnitudo oggi non provocherebbe alcun danno, se non a qualche abitazione fatiscente“. Insomma, almeno per quanto riguarda i terremoti, per il Vesuvio possiamo stare tranquilli.