E’ quanto emerge da uno studio dell’Istituto di ricerca su cancro di Londra, pubblicata su Leukemia
Le cellule tumorali? Possono restare ‘dormienti’ per anni ‘sopravvivendo’ alla chemioterapia, che colpisce quelle piu’ attive e che si riproducono piu’ velocemente, e poi ‘risvegliarsi’ anni piu’ tardi. Ecco perche’ la malattia puo’ ripresentarsi, anche a distanza di diverso tempo. E’ quanto emerge da uno studio dell’Istituto di ricerca su cancro di Londra, pubblicata su Leukemia. Gli studiosi hanno analizzato cio’ che accadeva in un paziente a cui era stata diagnosticata una rara forma di leucemia che si e’ ripresentata dopo 20 anni di remissione, scoprendo che le cellule tumorali che si erano ‘svegliate’ nel paziente dopo due decenni erano simili a un gruppo di cellule tumorali della malattia originariamente diagnosticata. In particolare, prendendo campioni di sangue e midollo osseo, hanno identificato una specifica mutazione del DNA nelle cellule tumorali di entrambi i campioni di sangue, in cui due geni chiamati BCR e ABL1 si sono fusi insieme, evidenziando che questo permetteva di stabilire un legame comune tra l’originale e la leucemia recidivante. Hanno trovato anche molti nuovi cambiamenti genetici erano avvenuti nelle cellule tumorali quando la malattia si e’ ripresentata. L’ipotesi e’ quindi che alcune cellule tumorali siano rimaste ‘dormienti’, sopravvivendo perche’ stavano crescendo molto piu’ lentamente, mentre la chemioterapia attacca quelle che si dividono rapidamente. Cio’ ha permesso loro di accumulare nuove mutazioni per sferrare un nuovo ‘attacco’ all’organismo. “In futuro potrebbe essere possibile accelerare la crescita di queste cellule dormienti pre-cancerose in modo che possano essere mirate e uccise con la chemioterapia, per ridurre ulteriormente il rischio di recidiva” spiega il professor Mel Greaves, autore della ricerca.