Terremoto in Nepal: dai satelliti italiani la prima mappa dei danni

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Le immagini riprese dai satelliti radar sono state analizzate grazie ad un algoritmo che individua i cambiamenti della superficie terrestre causati da danni naturali o prodotti dall’uomo

E’ pronta la prima mappa ‘dallo spazio’ dei danni causati dal terremoto in Nepal del 25 aprile. Le immagini, che sono state messe a disposizione dei soccorritori, sono state inviate a Terra dai satelliti della costellazione Cosmo SkyMed, dell’Agenzia Spaziale Italiana (Asi). La mappa, dalla quale non e’ ancora possibile dedurre una percentuale dei danni, indica che il maggior numero di edifici danneggiati si trova a Kathmandu, seguita da Budhanilkanta, poco piu’ a Nord, e dalle aree vicine a Bidur e Sipalkavre. ”Al momento non esiste una valutazione quantitativa dei danni”, osserva il responsabile della missione Cosmo SkyMed, Alessandro Coletta.

I satelliti, rende noto l’Asi, sono stati attivati subito dopo le prime scosse su richiesta delle organizzazioni internazionali e le immagini sono state acquisite nell’ambito della collaborazione fra l’Asi e il Jet Propulsion Laboratory (Jpl) della Nasa. I dati sono stati analizzati dagli esperti della Nasa del gruppo Aria (Advanced Rapid Imaging and Analysis) e dall’Istituto Californiano di Tecnologia (Caltech). Le immagini riprese dai satelliti radar sono state analizzate grazie ad un algoritmo che individua i cambiamenti della superficie terrestre causati da danni naturali o prodotti dall’uomo e che in questo modo permette di valutare i danni agli edifici, evidenziati nella mappa dalle zone in rosso.

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