Terremoto in Nepal: fuori Kathmandu “la gente è allo stremo”

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“La situazione è gravissima per quanto riguarda i ripari provvisori e sono soprattutto le condizioni igieniche, oltre alla penuria di cibo, ad essere preoccupanti”

“A Kathmandu la vita poco a poco riprende. Le (poche) fortunate persone che hanno ancora una casa, sebbene molto spaventate, sono rientrate. Quelle che purtroppo ancora non ce l’hanno, sono state rapidamente assistite con un riparo di emergenza, cure, cibo e acqua. Ma lo stress e’ enorme”. A raccontarlo e’ Erica Beuzer, cooperante partita giovedi’ scorso per coordinare la missione della onlus bolognese Gvc sul posto. Purtroppo anche fuori dalla capitale la situazione non migliora, anzi. Li’ la violenza del terremoto ha colpito piu’ forte, eliminando il 95% degli edifici, e molti sono rimasti ancora isolati, perche’ difficili o addirittura impossibili da raggiungere. “La situazione e’ gravissima per quanto riguarda i ripari provvisori e sono soprattutto le condizioni igieniche, oltre alla penuria di cibo, ad essere preoccupanti”, continua Erica. “La rabbia della popolazione cresce, per l’assistenza che fa fatica ad arrivare perche’ le strade sono inagibili o inesistenti. Alcuni camion di aiuti umanitari sono stati assaltati, la gente e’ allo stremo”. Strade rotte e inagibili, gran parte della popolazione senza accesso all’acqua, strutture sanitarie e fognarie distrutte in questi villaggi rendono altissimo il rischio di epidemie, specialmente per donne e bambini.

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