Terremoto in Nepal: i nuovi sfollati si aggiungono agli altri 2,5 milioni

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Un’altra notte all’aperto per centinaia di migliaia di persone a Kathmandu e nelle località della Kathmandu Valley

La scossa del 12 maggio ha causato 66 vittime in Nepal, 17 in India e oltre 2000 feriti, ma in molte aree si scava ancora sotto le macerie. Intanto, la terra stanotte ha ripreso a tremare. E’ quanto riferisce Agire, network di sette ong italiane presenti in Nepal. “Questo e’ un disastro doppio – dice Cecilia Keizer, direttrice di Oxfam in Nepal – che ha lasciato i sopravvissuti alla terribile scossa del 25 aprile in stato di shock e terrorizzati. Le nostre squadre hanno raccontato di altri edifici crollati e frane che hanno bloccato le strade. Anche tra il nostro staff ci sono state paura e preoccupazione, ma siamo tornati immediatamente al lavoro”. Anche coloro che hanno ancora una casa agibile – segnala Agire – eviteranno per giorni di tornarci a causa della paura di nuove scosse. Si aggiungono cosi’ nuovi sfollati temporanei ai 2,5 milioni causati dal terremoto del 25 aprile. Ma, al di la’ dei problemi della capitale, dove la densita’ di popolazione e’ molto elevata e il concentramento di sfollati e’ piu’ evidente, preoccupano le condizioni delle aree di montagna piu’ colpite, alcune delle quali ancora isolate o difficili da raggiungere. Destano preoccupazione anche le condizioni meteorologiche: gia’ prima del terremoto di ieri pioggia e grandine hanno causato significative inondazioni a Chautara e dintorni, dove migliaia di senza tetto vivono sotto le tende in situazione di precarieta’ assoluta. Rischi di nuove frane sono stati segnalati nella zona di Namche e a Tatopani e le previsioni meteo per la maggior parte delle zone piu’ vicine all’epicentro annunciano temporali per i prossimi 4 giorni. L’aeroporto internazionale di Kathmandu, chiuso subito dopo il terremoto, e’ tornato operativo e consente quindi l’arrivo di aiuti nella capitale. Le ong chiedono urgentemente tende, rifugi temporanei e razioni supplementari di cibo e acqua per gli sfollati.

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