“La abitazioni già danneggiate sono state distrutte o gravemente colpite mente le scuole o gli edifici risparmiati dal primo sisma ora sono stati danneggiati, così come le strade”
“Non eravamo preparati a un secondo terremoto cosi’ grande”. Lo ha detto ai giornalisti il premier nepalese Sushil Koirala durante la visita della cittadina di Charikot, ora ritrovo di abitanti delle campagne spaventati. “Abbiamo bisogno di tende, di protezione per la nostra gente”, ha detto ancora Koirala. “Con l’arrivo della stagione delle piogge sara’ difficile per le persone vivere all’aperto”. Charikot e’ il capoluogo del distretto colpito dal terremoto di martedi’ scorso e ora e’ invasa da migliaia di sfollati, fuggiti dai villaggi piu’ remoti della regione. Il secondo terremoto – di magnitudo 7.3 – ha causato circa 100 morti e piu’ di 2.300 feriti. “La abitazioni gia’ danneggiate sono state distrutte o gravemente colpite mente le scuole o gli edifici risparmiati dal primo sisma ora sono stati danneggiati, cosi’ come le strade”, afferma Jamie McGoldrick, alto funzionario dell’Onu in Nepal.
