Terremoto in Nepal, Unicef: ogni ora nascono 12 bambini senza cure

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Migliaia di madri hanno perso le case e sono rimaste senza un luogo sicuro in cui stare con i propri figli appena nati

In Nepal ogni ora nascono 12 bambini senza assistenza sanitaria di base, a causa dei grandi danni alle strutture sanitarie di ostetricia causati dal terremoto. Lo denuncia l’Unicef che avverte che nei prossimi mesi le vite di circa 18.000 bambini e madri potrebbe essere a rischio, se non si agira’ urgentemente per ripristinare il sistema sanitario. Almeno il 70% dei centri per le nascite dei bambini nei 14 distretti del Nepal piu’ duramente colpiti sono stati danneggiati o distrutti, in alcune aree la percentuale arriva al 90%. Le strutture ancora in piedi sono sovraffollate, molte donne in gravidanza sono state lasciate fuori senza accesso ai servizi sanitari di cui hanno bisogno per assicurare cure adeguate ai propri bambini. Migliaia di madri hanno perso le case e sono rimaste senza un luogo sicuro in cui stare con i propri figli appena nati. “Il numero di madri che partorisce al di fuori degli ospedali o dei centri dedicati alle nascite si teme sia aumentato di oltre un terzo nelle aree piu’ colpite del paese dal terremoto del mese scorso”, ha dichiarato Tomoo Hozumi, rappresentante Unicef in Nepal.

LaPresse/XinHua
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“I primi giorni di vita sono i piu’ critici e pericolosi per un bambino. Siamo profondamente preoccupati per il benessere dei neonati e delle loro madri”. Nonostante i progressi fatti negli ultimi decenni, l’accesso a cure mediche adeguate per le madri e per i loro figli in Nepal era ancora limitato, anche prima del terremoto. Ogni giorno, 38 neonati muoiono soprattutto per cause prevenibili e una donna muore ogni otto ore per problemi durante il parto. Prima delle scosse, solo un terzo (38,64%) delle madri nei 14 distretti piu’ colpiti ha partorito in una struttura sanitaria riconosciuta, mentre circa 3 donne in gravidanza su 5 nel paese (59,5%) hanno ricevuto cure prenatali. Le preoccupazioni dell’Unicef derivano dalle devastazioni causate dai due grandi terremoti, avvenuti in meno di tre settimane, che hanno ulteriormente ridotto la possibilita’ di ricevere cure adeguate. “Sia i neonati vulnerabili, sia le donne in gravidanza che rischiano di dare alla luce un bambino prematuro hanno urgente bisogno di aiuto; aborti spontanei e complicazioni crescono tra stress e confusione causati dal terremoto”, ha continuano Hozumi. “Ci aspettiamo che circa 90 donne al giorno abbiano bisogno di fare parti cesarei nelle aree piu’ colpite del Nepal e attualmente i sistemi non possono farvi fronte”.

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