Terremoto Nepal, dopo nuova scossa alto rischio di crolli e frane

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Team di soccorso descrive una situazione di caos, governo nepalese raccomanda di restare fuori per 72 ore

Nuovo allarme crolli,frane e valanghe in seguito alla violenta scossa che ha colpito il Nepal questa mattina. “Il governo nepalese ha raccomandato alla popolazione di restare all’aperto per le prossime 72 ore. E’ alto il pericolo che molti degli edifici che erano stati danneggiati dalla prima scossa in Nepal possano ora collassare completamente. Inoltre c’è il rischio di ulteriori frane e valanghe”, riferisce Marie Theres Benner che coordina sul posto gli aiuti d’emergenza dell’Agenzia di Soccorso internazionale dell’Ordine di Malta. Benner ha descritto una situazione di “caos” subito dopo la scossa: “la terra ha tremato per circa 15 secondi e la gente correva in strada in preda al panico”.

E’ rimasto danneggiato anche l’hotel nella città di Dhulikhel, ad est di Kathmandu, che ospitava il team di soccorso dell’Ordine di Malta, costretto all’evacuazione. Nel distretto di Sindhulpalchok – epicentro del terremoto di magnitudo 7,2 – il Malteser International distribuisce aiuti da quando si è verificata la prima devastante scossa che ha colpito il Nepal il 25 aprile scorso. Cibo, prodotti per l’igiene e attrezzatura per la rimozione dei detriti, sono stati distribuiti finora a circa 10.000 persone in dodici villaggi. Il Malteser International ha distribuito beni di soccorso nel distretto Kavre. Quasi mezzo milione di case sono state distrutte o gravemente danneggiate dal primo terremoto nel paese a fine aprile. Più di 8.000 persone hanno perso la vita, e quasi 18.000 sono rimaste ferite. L’Onu stima che oltre 8 milioni di persone – circa un quarto della popolazione nepalese – sono state colpite dal disastro e che hanno bisogno di aiuti umanitari. Con la nuova scossa di oggi sono più che mai urgenti gli aiuti alla popolazione nepalese.

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