L’assemblea nazionale ‘Blocca lo Sblocca Italia’ lancia la mobilitazione nazionale contro le trivellazioni
In attesa di definire tempi e modi dell’eventuale proposta di due referendum e di una nuova manifestazione, l’assemblea nazionale ‘Blocca lo Sblocca Italia’, punta sull’istituzione di gruppi di lavoro e sulla formazione degli attivisti per allargare la protesta: e’ quanto emerso dopo quasi sette ore di discussione tra movimenti, comitati e associazioni di 12 regioni, riunitesi a Pescara all’indomani della manifestazione di Lanciano contro le trivellazioni in Adriatico, alla quale hanno preso parte oltre 50 mila persone. L’assemblea ha deciso di istituire sei gruppi di lavoro: Comunicazione e Informazione, Mobilitazione, Referendum abrogativo ‘Sblocca Italia’ e revisione costituzionale, Formazione Tecnica, Tecnico-Giuridico,Salute e Ambiente. “Le questioni emerse oggi – ha spiegato il cofondatore del Coordinamento No Triv, Enzo Di Salvatore – sono relative per esempio alla manifestazione nazionale, si o no, dove e quando, ancora non e’ deciso, e soprattutto alla riflessione sulla questione referendaria del decreto ‘Sblocca Italia’; anche qui nessuno l’ha esclusa radicalmente pero’ e’ tutto da verificare sui tempi e sulle modalita’, se abbiamo le forze per portare avanti l’azione referendaria”. “Dopo la manifestazione di ieri – commenta la presidente dell’Associazione ‘A Sud’, Marica Di Pierri – l’assemblea di oggi e’ stato un importante momento di confronto, partendo dal presupposto che le lotte ambientali non sono portatrici solo di battaglie di civilta’ e difesa dei territori, ma di una visione critica nei confronti di uno sviluppo imposto dall’alto che non tiene conto delle democrazie territoriali ne’ delle istanze democratiche: e’ il punto di partenza per mettere in atto una grandissima battaglia popolare che rimetta al centro la democrazia, la sostenibilita’, la redistribuzione della ricchezza e la partecipazione delle comunita’ alle decisioni che riguardano la loro vita”.