Le autorità temono che le precipitazioni previste per oggi dal servizio meteorologico possano causare altri problemi nella regione
Dopo le nuvole di cenere e il rischio di fuoriuscita di lava, il brusco risveglio del Calbuco – il vulcano del sud del Cile rientrato in attivita’ per prima volta dal 1972 – potrebbe portare un nuovo rischio per le popolazioni locali: la piogge acide. Le autorita’ cilene, che hanno disposto una zona di esclusione di 20 km intorno al vulcano ed evacuato migliaia di residenti, temono ora che le precipitazioni previste per oggi dal servizio meteorologico possano causare altri problemi nella regione. La vulcanologa Moyra Gardeweg ha indicato alla stampa che, dopo la terza eruzione del Calbuco, iniziata ieri, “la situazione e’ a rischio, perche’ le ceneri e i materiali piroclastici, prodotti dalle eruzioni, entrando in contatto con l’acqua della pioggia possano trasformarsi in piogge acide”. Secondo le previsioni meteo, a partire dal pomeriggio di oggi e fino al mattino di venerdi’ si aspettano piogge deboli nella regione del Calbuco, per circa 15 millimetri. Il vulcano e’ noto per l’alto tasso di biossido di silicio presente nella sua lava. Gardeweg ha sottolineato che una eventuale pioggia acida, prodotta dalla combinazione delle ceneri vulcaniche con l’acqua piovana, “risulterebbe molto corrosiva per piante e metalli, e inoltre potrebbe inquinare le falde idriche”.