Per molto tempo si è creduto che gli squali tigre fossero una specie tipica delle coste
Anche gli squali tigre migrano e lo fanno piu’ seguendo gli schemi adottati da uccelli, tartarughe e mammiferi marini – spostandosi fra ecosistemi molto diversi tra loro – rispetto a quelli di altri pesci. E’ quanto emerge dal primo monitoraggio continuo su alcuni esemplari di questa specie, durato due anni ed effettuato da scienziati Usa grazie a un sistema di tracciamento satellitare. I ‘tigre’ sono tra gli squali piu’ grandi e conosciuti del pianeta, ma molte delle loro abitudini sono avvolte nel mistero perche’ essendo viaggiatori a lunga distanza, questi predatori del mare sono anche molto difficili da monitorare. Almeno finora, visto che la Nova Southeastern University (Florida, Usa) ha portato a termine due anni di monitoraggio satellitare di questi predatori marini documentando le osservazioni in uno studio pubblicato su Scientific Report. Per molto tempo si e’ creduto che gli squali tigre fossero una specie tipica delle coste, mentre gli esemplari monitorati hanno percorso oltre 7.500 chilometri e viaggi di andata e ritorno ogni anno tra due ecosistemi molto diversi tra loro: dalle barriere coralline dei Caraibi al mare aperto dell’Atlantico settentrionale. Inoltre i ricercatori hanno osservato che gli squali hanno fatto ritorno nelle stesse aree di svernamento ogni anno. Scoperta, quest’ultima, che ha delle implicazioni notevoli negli sforzi volti alla conservazione della specie. Di un esemplare in particolare, Harry Lindo, i ricercatori sono riusciti a tracciare oltre 44mila chilometri, la maggiore distanza percorsa mai documentata di uno squalo tigre. Il monitoraggio ha messo in luce che i maschi adulti trascorrevano gli inverni nei pressi delle isole caraibiche di Bahamas, Turks, Caicos e Anguilla, per poi dirigersi in estate nel Nord Atlantico. Ogni anno facevano ritorno nelle stesse aree, quasi come avessero delle isole preferite per passare l’inverno. Il perche’ di questi lunghi spostamenti – che puo’ dipendere dal cibo o dagli accoppiamenti – e’ pero’ ancora da scoprire.