Cern, ripresi gli esprimenti con LHC: a caccia della materia oscura

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Lo scopo dei nuovi esperimenti è di appurare l’esistenza della materia oscura

Gli scienziati del Cern (Organizzazione Europea per la Ricerca Nucleare) hanno iniziato nuovi esperimenti con il Large hadron collider (Lhc), il collisore di particelle che ha permesso la scoperta del bosone di Higgs. L’Lhc era stato riattivato ad aprile dopo 27 mesi di inattività dovuti a riparazioni e manutenzione. Lo scopo dei nuovi esperimenti è di appurare l’esistenza della materia oscura, un’entità invisibile e impossibile da rilevare che compone l’84% della materia nell’universo e tiene insieme le galassie, la cui natura è sconosciuta. I primi due fasci di particelle lanciati stamattina sono stati fermati a causa di un problema di software, ma gli esperimenti riprenderanno nel pomeriggio. Da oggi l’Lhc opera a una potenza doppia rispetto a quella usata per la scoperta del bosone di Higgs, la cosiddetta ‘particella di Dio’, e con questo incremento gli scienziati sperano di fare nuove scoperte sulla materia oscura aprendo così una nuova era nello studio della fisica.

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