Clima, il ministro Galletti: “a Parigi non da spettatori ma per convincere”

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Entro il 2030 un taglio delle emissioni del 40%: “l’Europa arriva a Parigi molto ambiziosa”

”Oggi cominciamo un percorso lungo. Noi a Parigi ci vogliamo andare come protagonisti”. Lo afferma il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti a proposito della prossima Conferenza delle Nazioni Unite sul clima prevista a Parigi a fine anno. Chiudendo gli Stati generali sui cambiamenti climatici e la difesa del territorio, Galletti dice che ”il problema dei cambiamenti climatici non e’ solo un mio problema, oggi c’e’ stata condivisone; e’ un tema che tocca tutti i ministeri, ho bisogno di tutti per arrivare a risultati positivi. Intanto condividiamo l’obiettivo finale, cioe’ combattere i cambiamenti climatici. Poi – prosegue – abbiamo bisogno di un periodo di transizione e sappiamo che va gestito insieme mettendo a confronto le diversita”’. Ma il ministro ha messo in evidenza anche il fatto che, ”comunque andra’ a Parigi, il vincolo ce lo abbiamo gia’: il 23 ottobre sotto la presidenza Ue italiana abbiamo siglato gia’ un accordo vincolante che prevede che entro il 2030 si taglino le emissioni del 40%. Io dico per fortuna perche’ dimostra che l’Europa arriva a Parigi molto ambiziosa”. E ”vediamo se Parigi aumentera’ questa ambizione, io spero di si”. Ora piuttosto – osserva Galletti – ”gambe in spalla e vediamo come arrivare a quel target”. ”Noi a Parigi 2015 ci andiamo in maniera seria e responsabile – conclude il ministro – Renzi ha detto che non andiamo a fare una gitarella. A Parigi non ci andiamo come spettatori ma ci andiamo come protagonisti. Dico di piu’, ci dobbiamo andare non come ministero dell’Ambiente ma come cittadini: io voglio sentire tutto il Paese dietro”.

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