La produzione alimentare potrebbe calare in caso di prolungata assenza di scarsa pioggia
La Corea del Nord sta fronteggiando la peggiore siccita’ dell’ultimo secolo, con pesanti conseguenze per l’agricoltura: lo scrive l’agenzia ufficiale Kcna citando un funzionario secondo cui il 30% delle risaie si e’ prosciugato. Il ministero dell’Unificazione di Seul ha confermato che le precipitazioni sono state particolarmente basse a maggio e che la produzione alimentare potrebbe calare in caso di prolungata assenza di scarsa pioggia. Negli anni ’90, la Corea del Nord ha avuto una pesantissima carestia causa di morte e malnutrizione. “La peggiore siccita’ in 100 anni sta andando avanti in Corea del Nord causando gravi danni”, ha detto alla Kcna il funzionario, secondo cui “i livelli dell’acqua dei bacini e’ ai livelli piu’ bassi, mentre fiumi e torrenti sono sempre a secco”. Per il raccolto di ottobre, le piantine di riso devono essere di solito parzialmente sommerse all’inizio dell’estate al fine di garantirne la crescita: il riso e’ l’alimento di base della debole dieta nordcoreana. Dopo la grave carestia degli anni ’90 ai contadini e’ stata data una maggiore liberta’ sulla vendita dei prodotti direttamente sui mercati, ma il problema della carenza di acqua e’ pressoche’ irrisolvibile allo stato. La scorsa settimana il ministero Unificazione sudcoreano ha stimato che la produzione agricola nordcoreana possa subire nel 2015 un crollo del 20%, qualora la siccita’ prosegua fino al mese prossimo. Le piogge hanno toccato i minimi degli ultimi 15 anni nel 2014, il 40% sotto la media delle precipitazioni registrate tra il 1981 e il 2010. Il World food programme, l’agenzia dell’Onu sul settore alimentare, sta gia’ preparando l’invio di aiuti di emergenza nel caso in cui la situazione si deteriori. E’ insolito per la Corea del Nord parlare delle carenze di cibo in modo cosi’ aperto, a maggior ragione a pochi giorni degli ampi resoconti dei media ufficiali sulle visite del leader Kim Jong-un, “nella versione agricola” come era solito fare il nonno Kim Il-sung, a campi e coltivazioni sparsi nel Paese. Potrebbe indicare il peggioramento della situazione e un modo per gettare le basi di un solido aiuto dall’esterno. Ad esempio, l’allarme siccita’ coincide con il rilascio dei due sudcoreani arrestati dal Nord, accusati di ingresso illegale, oltre alle aperture di Pyongyang verso Seul per la ripresa del dialogo bilaterale. Negli ultimi 10 anni, la disponibilita’ degli altri Paesi ad aiutare la Corea del Nord e’ diminuita notevolmente a causa delle ambizioni nucleare e missilistiche di Pyongyang, mentre la spesa delle agenzie Onu e’ scesa da 300 milioni di dollari all’anno del 2004 agli attuali 50 milioni.