“Scienza e tecnologia non sono nemiche ma, al contrario sono le risorse da mettere a servizio dell’umanità per migliorare la qualità della vita”
“Laudato si” rappresenta “un’analisi molto efficace e lucida dei problemi che riguardano il pianeta e l’ambiente” e “questo forte richiamo alla politica e ai governi ad agire subito per mettere in atto cambiamenti e azioni di mitigazione – riduzione di gas serra, riduzione di sprechi e della produzione di rifiuti, riduzione degli inquinanti – coincide con l’appello che la comunità scientifica internazionale sta lanciando da diversi anni”. E’ lo scienziato Enrico Brugnoli del Cnr-Dipartimento scienze del Sistema Terra e tecnologie per l’Ambiente ad intervenire così sull’enciclica di Papa Francesco. “Papa Francesco -prosegue Brugnoli- ha sottolineato tutti i problemi che affliggono ‘madre Terra’, in un’ottica che tiene in piena considerazione le conoscenze acquisite dalla ricerca ed evidenzia una sensibilità non comune”. L’Enciclica, osserva il ricercatore, “pone con decisione la necessità di un cambiamento del rapporto tra le attività umane e l’ambiente, indicando l’esigenza di uno sviluppo sostenibile che non può essere raggiunto senza ricorrere a scienza e tecnologia, le quali quindi non sono viste come nemiche ma, al contrario, come risorse da mettere a servizio dell’umanità per un vero progresso e per il miglioramento della qualità della vita degli uomini”. Sul problema del cambiamento climatico e del riscaldamento globale, “forte è il richiamo di Papa Francesco sulla necessità di ridurre le emissioni di gas serra per evitare cambiamenti ancor più catastrofici. Così come -mette ancora in evidenza Brugnoli- quello all’imperativo di una migliore e più equa gestione delle risorse idriche e del cibo, oltre che della ricchezza economica”. E’, dice il ricercatore del Cnr, “un ammonimento morale che – come quelli lanciati in merito ai problemi legati ai rifiuti, all’inquinamento, alla tutela della salute umana, alla conservazione delle specie e della biodiversità – ci auguriamo abbia un forte impatto non solo sui cattolici ma su tutti gli ‘uomini di buona volontà’, affinché la cura del Pianeta diventi una delle priorità dei governi e della pubblica opinione”.