Favignana non è solo mare cristallino e spiagge incontaminate, l’isola vanta una storia millenaria valorizzata da una gastronomia d’eccellenza e reperti archeologici di gran pregio
E’ l’isola più grande dell’ arcipelago delle Egadi. Siamo in Sicilia; bastano 20 minuti di aliscafo da Trapani per raggiunge Favignana, l’isola a forma di farfalla, che negli ultimi anni è stata meta privilegiata di vacanzieri e turisti, attratti dal mare turchese e da una natura ancora incontaminata e primitiva. Favignana però non è solo mare; custodisce una storia millenaria che ancora si può ascoltare nei racconti degli isolani. La sua economia gira da sempre intorno alla pesca, in particolare dei tonni.
La Mattanza era il tradizionale e cruento metodo di pesca di questo pesce, spesso accompagnato da preghiere e ringraziamenti ai Santi. Ormai in disuso, faceva parte della cultura di questa terra e per secoli ha rappresentato un vero e proprio rituale che andava al di là della semplice pesca. Nel 1874 la famiglia Florio divenne proprietaria delle isole Egadi, trasformando l’industria conserviera del pesce in un’impresa mondiale. A Favignana costruirono lo Stabilimento Florio dove veniva lavorato e conservato tutto il tonno esistente nel Mediterraneo. Quando la fortuna economica della famiglia svanì lo stabilimento venne chiuso; solo negli anni 70 è stato recuperato per diventare un esempio di “archeologia industriale” aperto al pubblico. Partite dalla sua visita per capire la storia e la vita degli abitanti di Favignana. Nel tour, che dura 45 minuti, le guide(alcuni sono ex dipendenti dello stabilimento) vi illustreranno i metodi di lavorazione dei tonni, dalla pesca alla commercializzazione. All’interno c’è una ricostruzione di come avveniva la mattanza, foto d’epoca, audio originali con la voce degli operai e reperti storici, come la “fiasca del pellegrino” risalente al XV sec. La famiglia Florio ha costituito per gli abitanti un’importante fonte di benessere; le loro tracce sono visibili anche in paese dove c’è la residenza in cui risiedevano e monumenti ad essi dedicati.
Non si può apprezzare realmente Favignana senza passare dalla sua gastronomia. Prima di esplorare le numerose calette, fate una sosta degustativa in paese. Oltre alle varie specialità a base di tonno: bresaola, bottarga, lattume è presente un’ottima pasticceria. Al bar Du Marinaru, vicino al porto, servono l’ originale caffè al pistacchio e alla Pasticceria FC potrete sbizzarrirvi tra cassatelle, cannoli e croccantini alle mandorle. Se volete portare a casa i sapori dell’isola andate all’Antica Tonnara di Favignana; la prestigiosa rivista il Gambero Rosso ha attribuito a questo emporio il primo posto nella classifica dei migliori tonni sott’olio.
Favignana è ricca di grotte bellissime; con le loro barche, i pescatori del luogo, vi accompagneranno a conoscere quelle più suggestive: la Grotta Azzurra, chiamata così per il colore assunto dall’acqua, la Grotta dei Sospiri nota per i suoi suoni simili a lamenti, e la Grotta degli Innamorati, due rocce uguali che poste vicino sembrano formare una coppia. Ma le sorprese non sono finite; le grotte di Cala San Nicola conservano numerose tracce delle prime tribù paleolitiche. Diverse sono le iscrizioni e croci ritrovate ;la Grotta delPozzo, aperta al pubblico da poco, ne è un mirabile esempio, dentro si possono vedere incisioni e raffigurazioni di pesci risalenti all’epoca fenicia punica.
E infine c’è il mare: splendido! L’unica spiaggia attrezzata è Lido Burrone ma l’isola è piena di bellissime calette raggiungibili a piedi o su due ruote. Una delle più particolari è la rocciosa Cala Rossa, una piscina naturale che prende il nome dal sangue che colorò le sue acque durante le guerre puniche, acque che ora sono azzurre e trasparenti. Cala Rotonda , divisa in due dall’Arco di Ulisse, è la più adatta per fare snorkeling e Cala Bue Marino (si trova in una zona di estrazione del tufo) oltre a splendide spiagge e mare turchese ospita una suggestiva grotta naturale; il sentiero per arrivarci è il più bello dell’isola ma attenzione, le correnti forti non la rendono adatta ai bambini. Sono ancora tante le spiagge , ognuna con la propria caratteristica, che rendono unica Favignana. Non è un caso se è nella top ten delle isole più belle d’Italia.
Il tramonto più suggestivo? Con 40 minuti di passeggiata in salita arriverete ai resti del forte di Santa Caterina, punto più alto dell’isola dove un tempo sorgeva una torre d’avvistamento usata dai saraceni; da qui è possibile ammirare tutte le Egadi e il meraviglioso paesaggio circostante.